Acqua, braccio di ferro sui verbali delle sedute Rimandato il voto sul progetto delle società
Una riunione fiume nella sala Zelioli della Fiera tra i primi cittadini chiamati a raccolta per votare le verbalizzazioni delle sedute passate. 93 sindaci partecipanti fino a mezzanotte e trenta hanno discusso su società in house (pubblica) e società pubblico-privata. Approvato il verbale della seduta del 12 dicembre in cui 102 sindaci avevano detto “no” alla società mista chiedendo all’Ufficio d’ambito (di fatto la Provincia) la revoca della proposta in campo (leggi l’articolo). Discusso a lungo, invece, il voto sulla contestatissima seduta del 16 dicembre (leggi l’articolo). I primi cittadini si sono espressi sulla prima parte della seduta, quella precedente all’uscita di scena di Leni: il verbale è stato, dunque, votato positivamente da sindaci che non erano presenti alla riunione del 16 (34 a favore). Chi era presente ha dato parere negativo (42 contro), in diciassette si sono astenuti perché non partecipanti alla seduta. Formalizzata da una parte dei sindaci (di centrosinistra) la richiesta di votazione della versione completa del verbale, comprendente la parte in cui i primi cittadini – dopo l’uscita di Leni – hanno respinto l’ipotesi “saliniana” di gestione pubblico-privata.
Una riunione basata sull’approvazione dei verbali che non ha aggiunto niente di più in merito alla questione. Soprattutto i sindaci non si sono espressi sul progetto di fusione delle società che gestiscono il servizio idrico nel cremonese. Questione rimandata alla prossima assemblea.
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