Quei Capricci di Paganini da Guarneri a Stradivari La splendida lezione-concerto di Andrea Cardinale in Comune
– FOTO FRANCESCO SESSA
“Come metti le mani? Chi ti ha insegnato”. Lo stupore che colpisce la violinista Anne Marie Jacquet nel vedere il movimento delle mani sul violino di uno zingaro russo del Bolscioi nello splendido film-cult “Il Concerto” di Radu Mihaileanu mentre esegue il capriccio n.24 di Paganini, deve essere lo stesso che ha colpito tanti che nel pomeriggio di venerdì hanno assistito alla lezione-concerto di Andrea Cardinale in palazzo comunale, quando il maestro ha eseguito lo stesso pezzo. Un misto di virtuosismo e leggerezza musicale. Un pomeriggio straordinario dove con il pretesto di mettere a confronto lo “Stauffer” Guarneri del Gesù con lo Stradivari 1715 i cremonesi hanno potuto assistere ad un programma musicale d’eccellenza, interpretato con grande bravura da questo artista che – come ha detto alla fine l’assessore alla cultura Nicoletta De Bona – probabilmente vedremo ancora a settembre nella sala San Domenico del Museo civico ad eseguire tutti i 24 capricci di Niccolò Paganini. Arpeggi, tremolii, salti di corda, colpi d’archetto. Un repertorio di alto livello per questo musicista umile nel porsi ma straordinariamente bravo. E lo si è potuto notare quando da Paganini è passato a Bach emozionando i presenti. Ha fatto da guida alla serata il regista Gip Barbeschi che ha raccontato della vita di Paganini e di Andrea Cardinale. Il violinista ha eseguito 5 capricci (1,5,6,13,24) oltre ad alcune divagazioni per spiegare le differenze di timbro dei due strumenti della collezione degli Archi di Palazzo Comunale.
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