Crisi e ombra racket, la carica di mendicanti al mercato cittadino
Un giro in centro. Giorno di mercato. Tra le centinaia di cittadini che affollano le strade all’ombra del Torrazzo anche una vera e propria carica di mendicanti. Fenomeno non certo nuovo. Ma assume oggi dimensioni impossibili da ignorare e da liquidare con un semplice “è normale”. La crisi sembra averlo amplificato. E resta pure l’ombra del racket dietro quelle numerose mani questuanti. Di certo non manca un certo schema, che si ripete ogni settimana. Arrivano dai territori limitrofi, anche dalle province vicine, nei giorni in cui le bancarelle attraggono molte persone nel cuore di Cremona. Scambiando poche parole diversi ammettono di venire da Brescia. Si avvicinano, chiedono qualche moneta. Il buon cuore spinge ad allungarne due o tre. Dopo il primo ne arriva un altro. Poi un altro, e un altro ancora. Un ragazzo, probabilmente dall’Africa occidentale. Poi un uomo, dalle origini che appaiono simili al volto visto qualche minuto prima. Di nuovo un altro giovane. Anche una donna, da qualche paese del Nordafrica. Qualcuno è vestito di cenci, qualcun altro tira fuori il cellulare, si appoggia al muro e fa una pausa tra una richiesta e l’altra. Nel giorno di mercato, quattro passi, un caffè, un paio di chiacchiere e nove mendicanti che in fila chiedono un’offerta nel giro di un’ora a chi è seduto al tavolino del bar, come ci segnala un nostro lettore.
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