Cronaca

Consiglio comunale compatto: porre un freno al gioco d'azzardo in città Solo la Lega si astiene

– FOTO FRANCESCO SESSA

Consiglio comunale compatto nel tentativo di porre un freno al proliferare in città di sale gioco, slot e video lotterie. Consiglio compatto, nel dettaglio, nel tentativo di contrastare il fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo. E’ stato approvato oggi l’ordine del giorno con cui il Pd chiedeva all’amministrazione un impegno concreto in questa direzione. A favore 34 consiglieri, due soltanto gli astenuti – Maffini e Ferraroni della Lega -, nessun voto contrario.
A Caterina Ruggeri (Pd) il compito di illustrare l’ordine del giorno che recava, oltre alla sua, le firme di Maura Ruggeri e Alessia Manfredini. A seguire il dibattito e l’intervento del vicesindaco Carlo Malvezzi.
“Tutti concordiamo nel ritenere – ha detto – che il gioco sia una piaga difficile e tristissima. E però innegabile che ci siano normative che lasciano aperta una voragine su questo argomento. E’ innegabile che vi sia una fortissima deregolamentazione”.
A fronte di questo quadro normativo, ha aggiunto Malvezzi, “l’amministrazione locale può fare ben poco”. Tuttavia, ha informato, “abbiamo chiesto ai nostri uffici di preparare un resoconto dettagliato per vedere quali misure si possono adottare, sapendo che la vera questione, il vero nocciolo, è educativo”.
Non appena gli uffici comunali avranno predisposto il resoconto sul quadro locale, ha informato Malvezzi, “avvieremo un confronto, lo porteremo in commissione e ne parleremo, però con realismo”.

Nel dettaglio, l’ordine del giorno del Pd chiede all’amministrazione “di inserire nella propria azione di governo un progetto specifico di contrasto al proliferare in modo capillare di sale gioco, slot e vdl, di impegnarsi per ricostruire una mappatura circa la reale consistenza del fenomeno nel territorio comunale  e restituire il risultato a questo Consiglio Comunale entro il mese di dicembre, di prendere contatto con le città che si sono già attivate concretamente per porre importanti paletti al dilagare di questo fenomeno e di farsi portatore anche attraverso i propri consiglieri regionali, per quanto riguarda i provvedimenti di competenza della Regione Lombardia e attraverso i parlamentari locali perche si intervenga nei confronti dei provvedimenti del Governo nazionale”.

 

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