Messa in Duomo per gli artigiani, in dono al Vescovo un calice sardo «Sulle orme di San Giuseppe per vivere con fiducia la crisi»
Domenica alle 11 gli artigiani di Confartigianato, in particolare quelli del settore legno, hanno voluto celebrare la festa di San Giuseppe, patrono del loro lavoro. La celebrazione è stata tenuta dal vescovo Lafranconi. All’inizio della messa, il presidente provinciale Rivoltini ha voluto ringraziare il vescovo Lafranconi perchè ha voluto essere presente alla celebrazione. Rivoltini ha ricordato come la messa di San Giuseppe sia ormai una tradizione che viene rispettata anche in un momento economico difficile dove mantenere il lavoro, per gli artigiani e i loro dipendenti come per le altre categorie economiche, diventa sempre più difficile. Lo stesso tema è stato ripreso dal vescovo nell’omelia, quando ha voluto ricordare che anche San Giuseppe ha vissuto incertezza sul futuro e sul suo lavoro di falegname, quando ha lasciato la Palestina per fuggire con la sua famiglia in Egitto con nessuna idea sulla possibilità di riprendere la sua attività in quel paese straniero. Il vescovo ha poi ricordato le tante difficoltà che vivono imprenditori, artigiani e lavoratori. E’ un momento duro e “la quaresima può essere santificata aiutando chi è in difficoltà maggiori”. All’offertorio Confartigianato ha regalato al vescovo Lafranconi, in omaggio al suo ventesimo di ordinazione vescovile e ai suoi dieci anni a capo della diocesi di Cremona, uno splendido e raffinato calice in ceramica realizzato da un artigiano sassarese. Una corale sarda, il Coro Polifonico Laconese diretto dal maestro Lorenzo Zonca, ha accompagnato la messa con canti religiosi della tradizione dell’isola. Erano presenti alla celebrazione il Prefetto, i rappresentanti del Comune e della Provincia e l’assessore regionale Rossoni.
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