Stradivari e Guarneri del Gesù a confronto sui Capricci di Paganini Il 23 marzo nella Sala dei Quadri
– il video di presentazione dell’evento
Un evento davvero irripetibile. Eccezionalmente a confronto, nella Sala dei Quadri del Comune di Cremona, “Il Cremonese 1715” di Stardivari e “Lo Stauffer 1734” di Guarneri del Gesù, sui Capricci di Nicolò Paganini. L’appuntamento venerdì 23 marzo alle ore 17.30, ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’iniziativa, presentata in una conferenza stampa alla presenza del regista Gip Barbeschi, del Maestro Andrea Cardinale, dell’assessore De Bona, del vicesindaco Malvezzi e della direttore Settore Cultura Iotta, è nata dalla proposta della Produzione Broad Way srl di Milano all’amministrazione comunale di un concerto denominato “Da pari a pari”. Interprete il Maestro Andrea Cardinale, uno dei pochi violinisti al mondo in grado di eseguire l’integrale dei 24 capricci di Paganini in un unico concerto.
Il programma prevede una conferenza tecnica del regista Gip Barbeschi, esecutore di un filmato dell’evento e produttore del cd “Il Salotto Rosso di Paganini” con i 24 capricci di Paganini eseguiti da Cardinale con il tono ambientale del grande compositore genovese, registrato nella Villa Paganini a Gaione (Parma). A seguire, l’esecuzione di cinque capricci (n.1 andante, n.5 agiato, n.6 lento, n.13 allegro, n.24 capriccio), alternando per ognuno “Il Cremonese” e “Lo Stauffer”. Al termine un finale a sorpresa per condividere con il pubblico la diversa percezione delle sonorità.
«Ho avuto un brivido quando mi hanno dato in mano ‘Il Cremonese’», ha commentato il Maestro Cardinale. «Il nostro progetto nasce da un’idea romantica – ha proseguito -. Oggi siamo bombardati da suoni elettronici e, proprio per questo, trovo che sia fondamentale far sentire questi tesori, capolavori dell’umanità, che riempiono i teatri con suoni che sono naturali».
«Sono rimasto colpito dall’entusiasmo di Barbeschi e Cardinale – ha proseguito il vicesindaco Malvezzi -. E’ l’esito di un esercizio di bellezza. Il Comune è custode di questi tesori, depositari della voce del padre della nostra città. Abbiamo la responsabilità di difendere questa voce attraverso le mani di un artista virtuoso».
«Come staff tecnico- ha concluso la direttrice Iotta – anche noi siamo stati contagiati dall’entusiasmo e dal garbo con cui ci è stata proposta questa iniziativa».
Per informazioni: 0372 407269/803622
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