La celebrazione dei Musici entusiasma il teatro Ponchielli
– FOTO FRANCESCO SESSA
Una piacevolissima serata, magistralmente eseguita. Davanti ad un pubblico numeroso e appassionato, I Musici, il più antico gruppo da camera in attività, per celebrare il sessantesimo anniversario dalla fondazione. Un programma ricercato per dodici musicisti (sei violini, due viole, due violoncelli, un contrabbasso e un cembalo) e il violino solista, il virtuoso Giuliano Carmignola con il suo Stradivari Baillotdel 1732, concessogli dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna per la sua levatura artistica. Mozart per iniziare: una vera e propria festa quel Divertimento per archi in re maggiore K 136, composta nel 1772, a soli sedici anni. Poi, Haydin con il Concerto n.I in do maggiore per violino e archi Hob. VIIa I e il Concerto n.4 in sol maggiore per violino e archi Hob VIIa 4. Un gioco tra le sezioni solistiche e le sezioni orchestrali che fa risaltare l’indubbia bellezza dei pezzi e l’indiscussa bravura dei suoi esecutori. Al termine della prima parte, il pubblico è entusiasta e i Musici si alzano tra gli applausi sonori del Ponchielli. Carmignola chiama al centro il primo violino Antonio Anselmi. Secondo tempo con la Sonata a quattro n.I in sol maggiore di Rossini e il Quintetto in do maggiore per archi di Donizzetti. A chiudere la bellissima Serenata “Eine kleine nachtmusik” in sol maggiore per archi K 525 di Mozart che accende il pubblico dalla platea al loggione. Generosi i Musici, regalano ai cremonesi un bis e un tris. «Eseguiremo il celebre Bolero di…». «Ravel», fa il pubblico. «Rossini», corregge il violoncellista. E a chiudere il grande assente, Vivaldi. Una mirabile celebrazione di questi musicisti incantevoli per esecuzione e per segno, che hanno aperto la strada nel mondo intero alla musica settecentesca e ottocentesca italiana.
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