Incontri istituzionali, omaggio al basso Modesti e al Maestro Gerelli
Il tredicesimo appuntamento del ciclo di incontri istituzionali organizzati a Palazzo comunale é stato dedicato alla rievocazione della figura di due eccellenti musicisti cremonesi, il basso Giuseppe Modesti ed il M° Ennio Gerelli. Scomparsi alcuni anni addietro, ma, evidentemente, ritenuti degni di essere fissati nella memoria collettiva cremonese, se, oltre alla conferenza di cui si dice, la città ha loro recentemente dedicato una civica via. Iniziativa che si aggiunge, come ha ricordato uno dei due relatori Evelino Abeni, all’archivio toponomastico, in cui recentemente sono stati annotati artisti di gran vaglia, come Giuseppe Cremonini ed i due baritoni Mario Basiola e, con qualche miserabile strascico polemico, Aldo Protti. Aprendo l’incontro, il sindaco Oreste Perri ha esordito compiacendosi del fatto che la città abbia dato i natali e la formazione a così tanti talenti artistici. Abeni, indimenticato uomo politico, ha esordito ricordando che, a dispetto dal nome, Modesti fu un personaggio artistico-musicale capace di un eccellente apporto alla vita teatrale, in Italia e nel mondo. Se é vero, come vero é, che egli, debuttante alla Scala nel 1941 nel ruolo di Re in Aida, calcherà, soprattutto dopo la parentesi della seconda guerra mondiale, il palcoscenico dei più prestigiosi teatri ed incrocerà su di esso dei mostri sacri, tra cui la Callas. E grandi direttori d’orchestra, come, appunto, il maestro cremonese Ennio Gerelli, cui probabilmente dovette il suo esordio scaligero. Di questa seconda eccellenza artistica cremonese, di cui avrebbe dovuto relazionare il m° Marco Fracassi, giustificato assente, ha traciato un ampio profilo il dott. Walter Montini capo di Gabinetto del Sindaco.
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