Bufera tangenti, trema il Pirellone. Procura: 'Emerge sistema Pdl-Lega'
Sempre più pesante il clima attorno alla Regione a causa del terremoto provocato dalle indagini su un presunto giro di tangenti. La Procura milanese ipotizza un sistema Pdl-Lega, un meccanismo corruttivo con presunti rapporti tra assessori. Elementi utili agli inquirenti sarebbero stati forniti in interrogatorio dall’ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani (Pdl), arrestato per corruzione nell’ottica dell’inchiesta che riguarda l’autorizzazione per la realizzazione della discarica di amianto a Cappella Cantone, in provincia di Cremona. Un fascicolo aperto a Brescia e finito a Milano per competenza territoriale (Nicoli Cristiani e il dirigente Arpa Giuseppe Rotondaro avrebbero ricevuto i soldi della tangente dell’imprenditore Pierluca Locatelli in territorio milanese). Da questi elementi, dall’indagine che investe il presidente del consiglio regionale Davide Boni, e dai punti di contatto tra le due attività investigative, l’ipotesi del ‘sistema’.
Boni è accusato di corruzione per alcune vicende urbanistiche. Parte delle presunte mazzette sarebbero state usate per finanziare la Lega tra 2008 e 2010 e iniziative elettorali nel comune di Cassano d’Adda, dove ha preso il via l’inchiesta nella quale oltre a Boni risulta indagato il suo collaboratore Dario Ghezzi.
Michele Ferro
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