Cronaca

La Barilla cremonese apre le porte Il tour per la stampa tra merendine e pane in cassetta

La Barilla di Cremona apre le porte alla stampa. Per mostrare le condizioni dello stabilimento e presentare le novità. Un tour per giornalisti e fotografi, con camice e cappellino, senza macchine fotografiche e telecamere, tra merendine e pani bauletto. Un vero e proprio turbine di tecnologia. Linee lunghissime e moderne a cui lavorano poche persone, impiegate più che altro nel controllo del corretto funzionamento dei macchinari. Dalla nuova linea giapponese dedicata ai Pan di Stelle Snack a quella enorme per il pane in cassetta. Lo stabilimento con i suoi 67.500 metri quadrati, si gira in bicicletta. I dipendenti sono circa 300 divisi su tre turni, mattina, pomeriggio e notte. «Avevo lavorato qui in passato come manutentore – racconta Giampietro, accompagnatore del gruppo insieme a Luca -, poi sono ritornato nel ’92. Ho svolto tante mansioni e ora sono capoturno». Dalle materie prime, al confezionamento. Giù, lungo tutta linea con i forni a vapore di nuovissima tecnologia, i rulli per l’impasto, le braccia meccaniche per riempire le scatole, le stelline di cioccolato bianco, le lame per tagliare le fette. 45 minuti dall’inizio della catena alla fine per 10 mila Pan di Stelle Snack in un’ora. «In 60 minuti dieci mila bambini più contenti», commenta Giampietro. Quattro ore, invece, per il pane bauletto con otto persone impiegate sulla grande linea posizionata nel blocco di recente realizzazione. «C’è spazio per un’altra catena di produzione – dice il direttore Silvano Scaccaglia guardando i metri liberi accanto alla linea -. Dobbiamo solo scegliere il prodotto giusto».

La fabbrica Barilla di via De Berenzani, 67.500 mq, 300 dipendenti (il 63% sono uomini, l’età media 45 anni), 8 linee produttive (la più recente installata nel 2012 per il prodotto Pan di Stelle Snack), è nato nel 1974 come panificio dell’imprenditore locale Brunelli. Poi, nel 1978 l’inizio della collaborazione con Barilla e la progressiva espansione. A Cremona nascono prodotti storici del marchio come i Flauti o i Saccottini. Nel 1993 l’acquisizione completa e l’investimento da parte della società di 200 milioni di euro in qualità, sicurezza, ambiente, innovazione ed automazione. I numeri dello stabilimento: 34 diverse confezioni, 30 ricette, 2 milioni e 800 merende prodotte al giorno, 1 milione e 250 mila pani, 530 mila pagnottelle per un totale di 60 mila casse di prodotto al giorno. L’inidice di attenzione alla sicurezza è 0,32, la percentuale di rifiuti recuperati 98,9%, i chilogrammi di rifiuti per ogni tonnellata di prodotto 32,3. Tante le iniziative esterne, tra visite nelle scuole, squadra di mtb, ‘Cremona gustosa’, eventi per dipendenti e famiglie e percorsi sulle patologie oncologiche rivolti alle dipendenti femmine.

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