Lettere

Proteste anti-Tav, dal Kavarna un invito al confronto per tutti i pendolari

da Solidali Pendolari NO TAV

Cara/o pendolare,

la prossima volta che ti aumenteranno il prezzo dell’abbonamento e che il tuo treno ritarderà di qualche ora per poi venire soppresso, pensa che il costo dell’alta velocità Torino-Lione ammonta a 20 miliardi di euro: un contributo al debito pubblico pari alla stessa manovra economica del governo Monti, più di 300 miliardi di lire al chilometro per un progetto che ha visto fallire e capovolgere tutte le sue previsioni tecniche ed economiche; la prossima volta che viaggerai in piedi, che il tuo fiato si condenserà dal freddo o che ti mancherà per l’afa, che sarai costretta/o a portarti da casa un lenzuolo per ricoprire i sedili lerci o a trattenere i tuoi bisogni fisiologici per non subire gli odori nauseabondi dei bagni sozzi, pensa che cento medici di base hanno firmato un documento con cui denunciano la concreta possibilità di severi danni alla salute pubblica in Val di Susa a causa dei lavori per il TAV; la prossima volta che ti chiederanno il biglietto due controllori in contemporanea, accompagnati da una scorta in borghese, mentre tutti latitano quando ci sono ritardi e guasti, pensa che è dal 1996 che la mobilitazione popolare in Val di Susa impedisce l’inizio dei lavori, rafforzandosi progressivamente nonostante calunnie, persecuzioni e violenze.

Cara/o pendolare,
di fronte al dilagare degli scempi sociali ed ecologici prodotti da questo modello autoritario di società, ti invitiamo a confrontarci insieme sul fatto che la Val di Susa è tornata ad essere uno spazio di resistenza e di libertà.
Mettiamo da parte i nostri interessi particolari, affinché una vita meno alienata e meno contaminata possa, giorno dopo giorno, scendere sempre più a valle, anche nella nostra Cremona.

Solidali Pendolari NO TAV

 

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