Economia

Imu, Coldiretti ai sindaci: «Al minimo l'aliquota per le vere imprese agricole»

Proseguono gli incontri sul territorio tra Coldiretti Cremona, sindaci e imprenditori agricoli per dialogare in merito all’Imposta municipale propria, l’Imu, giudicata da Coldiretti una “vera patrimoniale agricola”. I prossimi due appuntamenti in agenda: lunedì 5 marzo, alle ore 18, a Cappella de’ Picenardi (presso il Teatro Comunale), e martedì 6 marzo, sempre alle ore 18, presso l’Ufficio Zona Coldiretti di Crema (in via del Macello, n. 34).
Nel frattempo, giovedì sera, Coldiretti Cremona era presente alla Consulta dei Sindaci dell’area soresinese, riunita presso la Sala consiliare di Soresina. Invitata ad intervenire all’assise (che raccoglie 19 municipi), la prima organizzazione degli agricoltori ha nuovamente denunciato l’iniquità dell’Imu, motivando la proposta di alleggerirne il peso per le vere imprese agricole. Grande attenzione, disponibilità al confronto e tante richieste di chiarimenti sono giunte dai primi cittadini.
“Questa imposta è una vera e propria patrimoniale agricola che colpisce indistintamente la rendita fondiaria e il reddito da lavoro, senza fare la doverosa differenziazione – spiega il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. Siamo così intervenuti sui Comuni per chiedere di porre al minimo stabilito dal Decreto nazionale l’aliquota prevista per i fabbricati strumentali delle vere imprese agricole”.
Come distinguere le vere imprese agricole? “E’ semplice: sono quelle che con l’attività agricola ci vivono! Quelle che hanno oltre la metà del loro reddito proveniente dalla terra o dall’allevamento! Quelle che se scende il prezzo dei suini, o quello del latte, vanno in crisi. Quelle che, se aumenta ancora il prezzo dell’energia, corrono il rischio di chiudere” è la risposta di Coldiretti Cremona. Coloro che, al contrario, esercitano altra professione – e magari possiedono qualche migliaio di pertiche di terra, ad esempio provenienti da eredità – non rappresentano una “vera impresa agricola”.
“Debbo dire che, anche in questa occasione, i Sindaci stanno rispondendo: alcuni ci hanno già fatto sapere che porteranno in Consiglio Comunale dei provvedimenti specifici – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cremona –, altri ci hanno contattato per capire meglio il senso della nostra battaglia e con quali tecnicalità si possa venire incontro alle aspettative degli imprenditori agricoli”.

 

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