Cronaca

CONSIGLI AL CINEMA Una commedia brillante sul piacere nell'Inghilterra più conservatrice

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Hysteria è la generica definizione che viene comunemente usata nella pudicissima Inghilterra vittoriana, per indicare quella patologia che affligge quasi la metà delle donne di Londra; è quella sensazione di rabbia, insoddisfazione, irrequietezza che agita le signore della città. Mortimer  Granville, è un giovane dottore che vorrebbe rivoluzionare il mondo della medicina, dopo l’ennesimo scontro con medici più anziani legati a cure tradizionali e obsolete, approda all’ambulatorio del dottor Dalrymple, specializzato nella cura dell’isteria. Mortimer sembra finalmente vicino all’ideale di vita che ha sempre sognato, avere un proprio studio e sposare la deliziosa Emily, figlia del dottore.
Ma l’incontro con Charlotte (secondogenita del dottor Darlymple) e l’intuizione su un apparecchio elettronico appartenente all’amico e benefattore Edmund, cambieranno notevolmente i presupposti iniziali. Il film racconta in chiave romanzata e con un umorismo brillante la nascita del vibratore, avvenuta incredibilmente nell’epoca più conservatrice della storia Inglese.
Impossibile non innamorarsi del dottor Mortimer  “medico visionario dei poveri”, come lo definisce l’amico Edmund (Rupert  Everett); uomo dall’animo gentile che vuole cambiare il mondo e aiutare i più bisognosi, iniziando i vecchi medici alla letteratura scientifica più moderna, per fare si che abbandonino i vecchi metodi ormai inefficaci.
Altra grande eroina del film è Charlotte Dalrymple, donna coraggiosa e progressista che ha abbandonato una vita agiata e borghese per dirigere una casa per i poveri nell’East End, uno dei quartieri più pericolosi di Londra. Combattiva Sufrragetta, si ribella alla società e al padre che incarna alla perfezione gli ideali vittoriani, lottando senza sosta per i diritti delle donne e perché tutti abbiano una vita migliore. Sarà questa donna eccezionale (una azzecatissima Maggie Gyllenhaal) ad impedire a Mortimer di ripiegare su una banale e rassicurante esistenza medio borghese e a farlo ritornare alla sua vera natura passionale, cioè a dedicarsi a piaghe più serie rispetto all’isteria.
Tanya Wexler dirige una commedia brillante che non potrà non farvi divertire. Esilarante le scena della terapia manuale del dottor Darlymple e sublime il sarcastico umorismo inglese del grandissimo Rupert Everett. Da non perdere.

Sofia Chiodelli


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