Lettere

«Se il problema delle ciclabili sono i fondi, Zanibelli dovrebbe dimettersi»

da Lapo Pasquetti

Dopo aver letto dalla stampa la replica dell’assessore Zanibelli sulla vicenda del tragico incidente occorso l’altro ieri in Via Milano ad una giovane cilcista madre di due figli, in quanto anche noi autori di uno studio-denuncia sullo stato delle piste ciclabili di Cremona, depositato all’Ufficio protocollo del Comune di Cremona nel marzo 2011 rimasto del tutto ignorato dall’amministrazione, riteniamo inaccettabili le argomentazioni espresse dall’assessore per giustificare la completa inerzia del Comune sulla questione piste cilcabili e sicurezza dei ciclisti. Proprio pochi giorni fa era stata sottolineata l’urgenza di un intervento su quel maledetto incrocio in Via Milano, già segnalato da più di un anno dai residenti della zona e da un dossier della FIAB come “molto pericoloso”.
Oggi l’Assessore alla mobilità Zanibelli si giustifica affermando che “…alcuni interventi sono stati fatti ( ma tutti vorrebbero sapere quali? ), su altri ci sono difficoltà di progettazione e risorse”. Di quali interventi significativi parla l’assessore? Forse del cordolo messo alla ciclabile in Piazza Cadorna? A quali problemi finanziari e progettuali si riferisce?
Dobbiamo ricordare all’Assessore che la sua Giunta  sta approvando strade, ponti, sottopassi per costi da MILIONI DI EURO per migliorare (e incrmentare) il traffico automobilistico, ma i soldi per  la sicurezza  di ciclisti e pedoni non  si trovano mai! Vogliamo ricordare che  il Comune utilizza la società CentroPadane come grande studio di progettazione per le suddette grandi opere stradali; che cotanti progettisti non sia in grado di progettare piste ciclabili? Allora come si fa a sostenere credibilmente che per le piste ciclabili ci sono difficoltà di progettazione e di reperimento delle risorse?
Se la ciclabile che scende da via Sesto non finisse contro il muro della ferrovia, ma proseguisse in salita verso via Milano  collegandosi con la ciclabile esistente senza bisogno dell’attraversamento dell’incrocio, forse si potrebbero evitare ulteriori vittime. Solo qualche giorno fa  quest’amministrazione si è vantata di aver trovato la soluzione progettuale per il sottopassaggio ferroviario di Via Brescia risolvendo d’un colpo le problematiche tecniche incontrate dalle precedenti amministrazioni.
Bene. Questi progettisti saranno in grado di progettare una ciclabile, si spera. Usateli, allora! Ci dispiace constatare che lei e la mobilità sostenibile siate incompatibili. Avremmo preferito il silenzio alle solite inaccettabili scuse, per una questione di decenza e rispetto per i familiari dell’ennesima vittima del traffico. Se la colpa, come lei dice, è dell’amministrazione di cui fa parte che non le fornisce i fondi per risolvere questi piccoli problemi, di fronte ad un fatto così grave e a un manifesto disinteresse dei suoi colleghi, si dimetta, per protesta. Non attenda un’altra vittima.

 

Lapo Pasquetti
Sinistra Ecologia Libertà Cremona

 

 

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