Caso Demicheli, i sindacati scrivono al sindaco: "Basta minacce di privatizzazione" L'assessore: "Carenza d'organico, grazie alle cooperative garantiamo il servizio"
Clima di “ostile arroganza” e “periodiche minacce” di privatizzazione dei servizi. La segreteria della funzione pubblica della Cgil prende posizione ufficialmente contro l’assessore ai servizi cimiteriali Claudio Demicheli. Il sindacato interviene con una lettera inviata al sindaco, al direttore generale del Comune e ai dipendenti comunali, sull’episodio accaduto lunedì al cimitero. In quell’occasione, stando a quanto riferito dai sindacati, l’assessore Demicheli avrebbe richiamato un dipendente (una guardia gurata) che si trovava in ufficio e non al cancello d’ingresso. Sindacati e Rsu del Comune contestano all’assessore, ancora una volta, l’intervento “diretto” di Demicheli, che anziché sollecitare il dirigente si è rivolto al dipendente. L’assessore, ieri, ha rispedito al mittente le accuse: “nessuna polemica e nessun richiamo da parte mia. Quella persona è quasi sempre in ufficio invece che al cancello e siccome sono stati commessi due furti in un mese nel cimitero, l’ho invitata a uscire dall’ufficio. Mi ha risposto che stava piovendo”.
L’episodio, incalzano però il sindacato, non sarebbe isolato. “Le segnalazioni pervenuteci dai dipendenti a vari livelli, anche i più alti – si legge infatti nella lettera al sindaco -, ci dicono come la modalità di rapportarsi con loro da parte dell’Assessore alle Aree e Servizi Cimiteriali non sia mai cambiata rispetto alle plurimanifestate contestazioni durante suo assessorato”.
“Che la stessa Amministrazione ci manifesti soddisfazione rispetto ai risultati ottenuti al Cimitero – prosegue la Cgil -, con tutte le difficoltà dovute alla carenza di organico e alle sempre più scarse risorse economiche, rende ancora più inspiegabile il fatto che il personale viva e lavori in questo clima di ostile arroganza e periodiche minacce di privatizzazione dei servizi, con conseguenze sul proprio posto di lavoro tutte da scoprire”.
Di qui la decisione: “La presa di posizione della RSU, che non vede le condizioni per poter scegliere di proseguire nei lavori in corso con la Delegazione Trattante o anteporre l’ennesima discussione sul rispetto dei dipendenti, in qualsiasi settore essi lavorino, consiglia di rimandare a dopo le elezioni RSU il confronto, con le priorità che verranno stabilite dalla RSU di nuova nomina”.
Questa mattina Demicheli è passato, come quasi tutti i giorni, al cimitero. Ad accompagnarlo il sindaco Perri. “No, il sindaco non è andato là per questa vicenda – chiarisce l’assessore -. E’ andato per vedere di persona come procedono i lavori, visto che per il cimitero sono stati investiti 5 milioni di euro per nuove cappellette, per il polo crematorio e per il ‘grattacielo’ da 1.500 loculi. “. Nel merito della controversia col sindacato, l’assessore prende atto della lettera e ribadisce la sua versione. “Con il personale – dice – c’è un rapporto di stima. E d’altra parte i risultati si raggiungono insieme. Ai servizi cimiteriali siamo in carenza d’organico, ma nonostante questo abbiamo investito 5 milioni di euro. Questo significa che l’amministrazione non ha un occhio di riguardo, ma due per questo settore. Il problema è con una persona. Una mela marcia o viene tolta o diventa un problema per tutti”.
Riguardo alle ‘accuse’ di esternalizzazione dei servizi, l’assessore dichiara: “Come ho detto, abbiamo una carenza di personale. Mancano almeno due figure di seppellitori e solo grazie al contributo delle cooperative, se è a questo che si riferiscono i sindacati, riusciamo a garantire il servizio. Per quanto riguarda l’esternalizzazione, molte amministrazioni lo stanno facendo. Noi non l’abbiamo ancora fatto ma non è detto che in futuro non se ne possa parlare. Se sarà il caso, le parti sociali verrano informate e coinvolte, ma per ora non è astato deciso niente in questo senso”.
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