Cronaca

Il concerto 'improvvisato' di Elio e le storie tese non delude il Ponchielli

– FOTO FRANCESCO SESSA

Un concerto ‘improvvisato’, fin dalle prime battute. Elio in smoking bianco con papillon verde corre sul palco e al microfono annuncia: «Scusate il ritardo, ma con questo blocco del traffico…». Applausi e cori da parte del pubblico del Ponchielli, pieno fino al loggione per la tappa nostrana di Enlarge your penis tour. «Mentre gli altri stanno cercando parcheggio – continua il cantante milanese -, ho pensato che potrei improvvisare e approfittarne per cantare una canzone che da un po’ di tempo non si canta più». E attacca Cavo. Gli altri entrano alla spicciolata. Mangoni è il primo dalla platea («Mi hanno detto che avresti suonato al Ponchielli e sono venuto a sentirti»), poi Rocco Tanica, Faso, Cesareo, Meyer, Aguzzi e la splendida voce Paola Folli. Alla fine del pezzo, l’inchino della band e i saluti. Il concerto è finito. Poi, un tecnico porta una lettera, è del questore. «Il Questore – dice Elio con la missiva in mano – ci intima di andare avanti a suonare perché altrimenti ci sarebbero problemi di ordine pubblico. Noi saremmo artisticamente a posto, ma visto che ce lo chiede il questore…». E allora, La vendetta del fantasma formaggino con Mangoni travestito da Mago Merlino, Shpalmen, Aborto («La canteremo come se fosse la canzone di chiusura di Sanremo, commossi come Emma»), Hommage agli Area, Plafone, Abbecedario, Nudo e senza cacchio. Canzoni del vecchio repertorio con alcune innovazioni. «Lo dico per chi non se ne è accorto – scherza Elio -. Abbiamo fatto due innovazioni: i cambi di accento ben prima che lo facessero gli 883 e la rima universale prima dei Gazosa». Di nuovo musica con A.t.a.t.v.u.m.d.b., Disco music, Parco Sempione, Born to be Abramo. «Ringraziamo il questore per averci dato questa possibilità» e la band esce di scena. Ritorna, richiamata dal pubblico che grida “Forza panino”. Di nuovo sul palco («Eravamo già in macchina, ma sono arrivati i vigili perché avevamo lasciato le macchine con le quattro frecce»), Elio e le storie tese chiudono la serata con Pippero e Tapparella. L’inchino finale ripete quello iniziale, già ma stavolta il pubblico è soddisfatto. La band non ha deluso per ironia e per musica, di indubbia qualità.

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