Cronaca

Piove acqua dallo stabile della Banca d'Italia in via Verdi Tubature rotte, danni ingenti

Piove acqua dallo stabile della Banca d’Italia di via Verdi. Copiosa ha iniziato a scendere dall’ultimo piano intorno alle 10,30. Immediato l’allarme dei vigili urbani in servizio nei pressi del mercato cittadino. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno raggiunto con la scala i piani alti dello stabile sbarrato ormai da tre anni, dopo l’abbandono della sede periferica di Bankitalia. Via Verdi è stata chiusa al transito poco prima delle 11 per permettere ai pompieri di lavorare in sicurezza. La grossa perdita si è verificata all’ultimo piano, dove un tempo c’era l’appartamento riservato al direttore della sede della banca. Il gelo e il successivo disgelo hanno fatto saltare le canne. Sul posto per caso una ex dipendente della Banca d’Italia che ha provato ad aiutare gli agenti a contattare i responsabili dell’immobile. Mobilitati Prefettura e Comune per riuscire ad individuare qualcuno che potesse aprire il palazzo e permettere ai Vigili del Fuoco di entrare senza sfondare le porte. Così è: intorno a mezzogiorno è stato rintracciato un responsabile di Milano. I pompieri sono quindi riusciti ad entrare e a tamponare la situazione, chiudendo il rubinetto centrale. Circolazione ripristinata intorno alle 13. I danni all’interno del palazzo sono però piuttosto ingenti.

Il palazzo della Banca d’Italia è vuoto da oltre tre anni, quando l’Istituto ha deciso di abbandonare molte sedi periferiche (Cremona, Piacenza, Mantova, Pavia solo per ricordare quelle vicine a noi). L’immobile che si affaccia su piazza Stradivari occupa una superficie di cinquemila metri. Inserito nel piano delle alienazioni dell’Istituto, per l’immobile finora non è stata indetta la gara d’asta, così per come molti stabili abbandonati da Bankitalia in questi anni. Sono in corso le stime e il bando di alienazione dovrebbe essere pubblico intorno al mese di aprile. Per l’immobile cremonese si parla di una base d’asta di dodici milioni di euro.

FOTO DI GRETA FILIPPINI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...