Avvisi per pagare il canone Rai ad aziende cremonesi che in sede hanno solo computer e non televisori
Abbonamento Rai anche se in azienda non c’è alcun televisore. Solo computer. E’ quello che sta accadendo in questi giorni a Cremona. Moltissime imprese che detengono semplici computer in azienda per la loro normale attività, stanno infatti ricevendo per posta l’invito a sottoscrivere l’abbonamento speciale RAI, anche se non hanno alcun apparecchio televisivo nei locali di lavoro.
L’avviso ricevuto precisa che le disposizioni vigenti “impongono l’obbligo del pagamento di un abbonamento speciale a chiunque detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione di trasmissioni televisive al di fuori dell’ambito familiare, compresi computer collegati in rete ed indipendentemente dall’uso al quale gli stessi vengono adibiti come ad esempio la visione di filmati, dvd, televideo, filmati di aggiornamento, ecc.”.
E per essere più persuasivo viene sottolineato che il decreto “Salva Italia” impone l’obbligo di indicare nella denuncia dei redditi il numero di abbonamento speciale alla Rai.
La richiesta della Rai, dice il presidente Ascom, Claudio Pugnoli, è “palesemente iniqua, soprattutto nei confronti delle imprese e di chi lavora, vista anche la pesante situazione dell’economia del Paese”.
Per questo motivo, per l’assurdità di un ulteriore balzello nei riguardi delle aziende, Confcommercio Nazionale ha avviato un’azione sul Governo affinché siano modificati gli attuali presupposti dell’imposizione.
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