Cronaca

La risposta di Trenord allo sciopero del biglietto Sei controllori sul treno per Milano Decine di rifiuti a mostrare l'abbonamento

Treni in ritardo anche questa mattina, carrozze fredde. I pendolari attuano massicciamente  lo sciopero del biglietto. E Trenord cosa fa? Quasi a intimidire la protesta, ecco che rafforza il numero dei controllori. Pensate  che erano in 6 sul  treno per Milano delle 7,33 (treno n.2650). I controllori hanno girato per controllare i documenti di viaggio facendo la spola lungo le carrozze tra le proteste e le parole vivaci degli esasperati pendolari. Ma tenendo fede all’annunciato sciopero del biglietto, i viaggiatori non hanno mostrato l’abbonamento.  I controllori di Trenord, richiedendo il biglietto hanno invitato a protestare nelle sedi competenti  ma non hanno ottenuto il risultato sperato, probabilmente quello di rassicurare e minimizzare la protesta.
Il folto gruppo dei controllori è sceso a Milano Rogoredo. “Non passano mai. Quando ci sono i ritardi e guasti, sono latitanti…E adesso….”. E’ stata la dichiarazione di alcuni promotori della protesta. I sei controllori (di cui tre “in borghese”) hanno chiesto il biglietto ma tenendo fede all’annunciata protesta, i viaggiatori non hanno mostrato il documento pur avendo sottoscritto e pagato l’abbonamento di febbraio.

I RITARDI
Problemi sulla tratta Cremona-Codogno. Il 7.05 dalla stazione cremonese prima è annunciato con una partenza posticipata di mezz’ora per un guasto al treno, poi viene cancellato. Il successivo delle 8.21 è cancellato e sostituito da bus in partenza dal piazzale della stazione, stessa sorte per il 5071 delle 10.10 in direzione opposta (da Codogno alle 10.10 a Cremona). Per quanto riguarda la tratta Mantova-Cremona-Milano, la corsa delle 6.58 ha fatto registrare 21 minuti di ritardo, mentre quella delle 7.33 17 minuti con fermate straordinarie in tutte le stazioni tra Cremona e Codogno.

 

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