Indagato monsignor Lafranconi dal tribunale di Savona ma c'è richiesta di archiviazione
Un atto dovuto ma con richiesta di archiviazione per prescrizione. Così è motivata dal tribunale di Savona l’iscrizione nel registro degli indagati di monsignor Dante Lafranconi, attuale vescovo di Cremona ma da 1991 al 2001 alla guida della diocesi di Savona e Noli. Ne dà notizia con un ampio servizio il quotidiano “Il secolo XIX” di Genova. “L’alto prelato secondo la procura savonese avrebbe omesso di segnalare ai suoi diretti superiori le morbose attenzioni di almeno due preti nei confronti di ragazzini di cui avrebbero dovuto occuparsi e che sono stati condannati per pedofilia (don Barbacini) e abusi sessuali (don Giraudo). E come recita il secondo comma dell’articolo 40 del codice penale «non avrebbe impedito un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo». – si legge sul quotidiano genovese – Trattandosi però di episodi risalente alla fine degli anni ‘90, il procuratore della Repubblica Francantonio Granero e il sostituto Giovanni Battista Ferro hanno avanzato al gip richiesta di archiviazione per prescrizione degli eventuali reati commessi dal Pastore della diocesi savonese. Una notizia che la magistratura era riuscita a tenere riservata nel corso dei due anni di indagini avviate in seguito alle denunce di una delle vittime dei preti pedofili savonesi, Francesco Zanardi, ma che è deflagrata in maniera violenta alla richiesta di archiviazione presentata al gip”.
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