Terremoti, ma Cremona è sicura? Gli esperti: "La pianura padana è sismica" La scossa del 1117 che distrusse il Duomo
– da sinistra il Duomo di Casalmaggiore danneggiato, l’evacuazione degli studenti di via Palestro e la gente in strada venerdì
La nuova forte scossa di terremoto di ieri alle 15.54, ha suscitato paura in città e in provincia, specialmente nel casalasco dove si è sentita maggiormente per la vicinanza all’epicentro dell’evento collocato nell’appennino parmense. E’ durata 10 secondi. Si tratta di un terremoto di magnitudo 5.4, secondo le stime dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha epicentro in Emilia Romagna e precisamente in provincia di Parma, tra i comuni di Corniglio, Berceto, Monchio delle Corti e Palanzano. Il sisma è stato avvertito in tutto il Nord Italia. Alla prima scossa ne sono seguite altre due di minore intensità. Tanta paura, gente in strada, studenti e scolari fatti evacuare per precauzione dalle scuole. Qualche piccolo crollo di cornicioni, camini o calcinacci in tutta la provincia. I danni maggiori al Duomo di Casalmaggiore che per precauzione resta chiuso. “Non possiamo dire che non seguiranno altre scosse. Né che ci sarà una scossa più forte o un evento come quello dell’Aquila”, ha detto il capo della Protezione civile Franco Gabrielli al termine del comitato operativo convocato oggi per fare il punto. “Per questo l’unica forma di protezione contro i terremoti è “avere abitazioni sicure e piani di protezione civile aggiornati in tutti i Comuni”. Quindi, dopo le tre scosse in soli tre giorni, possibile arrivi qualche altro scossone sismico. Ma Cremona può dirsi sicura, in caso di una scossa di maggiore intensità?
La nostra provincia ha una zona sismica nel territorio dell’altopiano della Melotta, nei comuni di Soncino, Romanengo, Casaletto di Sopra e Ticengo ma, come sottolinea il geologo dell’Università di Parma, professor don Achille Bonazzi, nell’intervista telefonica che abbiamo realizzato il 18 luglio 2011 e che riproponiamo qui sotto, in occasione di altre scosse che hanno interessato il Nord Italia, la sicurezza dipende dall’entità della scossa. In Italia non esiste una zona senza rischio sismico, se si esclude la Sardegna. D’altra parte nell’antichità, come potete leggere nella strordinaria rievocazione storica che pubblichiamo come link (leggi l’articolo), Cremona fu devastata da un terremoto nel 1117 che distrusse completamente la Cattedrale ed altri edifici.
Negli ultimi anni le prescrizioni anti-sismiche, anche se non vincolanti, hanno sicuramente reso più sicuri le costruzioni più recenti ma negli anni precedenti, quando girava la favoletta che la pianura padana non fosse zona sismica, i criteri utilizzati non erano sicuramente all’insegna della sicurezza. La prevenzione, come insegnano le esperienze, è l’unica arma per limitare gli effetti sismici controllando case, edifici pubblici e pretendendo l’adozione di norme normative antisismiche per le costruzioni. Ovviamente anche i piani di protezione civile aggiornati hanno la loro fondamentale importanza.
Don Bonazzi (terremoto) by Cremonaoggi2
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