Cronaca

Resta in carcere l'egiziano accusato di maltrattamenti alla sua bambina di due anni che ha danni cerebrali irreversibili

Resta in carcere l’egiziano residente a Soresina, accusato di aver provocato gravi lesioni alla sua bambina di due anni. Era stato fermato dalla polizia il giorno dell’Epifania mentre dall’aeroporto di Bergamo  cercava di tornare ad Alessandria d’Egitto. Aveva acquistato un biglietto di sola andata. L’egiziano è accusato di aver maltrattato la bimba  “facendola oggetto di ripetuti atti di violenza e sevizie fisiche, fino ad attingerla con dei morsi sul dorso, così da cagionarle gravissime lesioni”. Il gip di Cremona Guido Salvini  ha rinnovato la misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Bergamo. Sul corpo della piccola ci sarebbero  27 segni di lesioni, secondo la perizia del medico legale. Il gip parla di caso di “Skaken Baby Syndrome”, “che consegue ad un violento scuotimento del capo”. Secondo i medici la bambina non è più in pericolo di vita, ma avrebbe avuto danni cerebrali irreversibili. Per il Gip Salvini, “l’inspiegabile ritardo con cui la piccola è stata portata al pronto soccorso non può spiegarsi solo con il disinteresse e la mancanza di sentimenti di protezione, ma, più ragionevolmente, con il timore che venissero scoperti i maltrattamenti”. “Non è tranquillizzante”, secondo il magistrato , “ed anzi, è decisamente sospetta, la circostanza che il figlio maschio Ahmed, a seguito di una caduta in casa abbastanza banale, sia stato subito portato dal padre, il 31 marzo del 2011, all’ospedale di Crema, mentre, in una situazione di gravità ben diversa, la bambina sia stata di fatto sottratta ad ogni cura per oltre venti ore. La circostanza difficilmente può spiegarsi solo con la minor attenzione data alle figlie femmine tipica del contesto culturale della famiglia: si ha piuttosto la netta percezione che i coniugi e il padre in particolare volessero evitare controlli medici che potevano dar luogo ad esiti e domande imbarazzanti”. Nell’ordinanza il Gip fa anche notare come il degrado dell’abitazione e soprattutto la mancanza di rapporti con l’esterno della moglie e il suo solo ruolo di rigovernare la casa sia certamente l’anticamera del maltrattamento.

 

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