Cronaca

Polo tecnologico a Cremona: Il Pd: «La giunta ha deciso quale sarà la sede?»

– Soregaroli e Abbate, a sinistra un’immagine della presentazione di ‘Crit’

L’iniziativa è stata presentata a inizio luglio: ‘Crit’, Cremona Information Tecnology. Obiettivo, aggregare e insediare in città imprese ad alta propensione innovativa, interessate ad un nuovo modello di business. Il tutto sotto coordinamento del Politecnico di Milano. Ora il ‘Crit’ arriva in Consiglio comunale per un’interrogazione firmata dai consiglieri democratici e membri della commissione territorio Annamaria Abbate e Daniele Soregaroli. La questione portata all’attenzione della giunta riguarda l’area di destinazione per il progetto. «La realizzazione di un polo per le tecnologie innovative capace di esaltare le potenzialità delle aziende locali e la presenza del Politecnico a Cremona costituisce un’opportunità di sviluppo importante per l’economia cittadina – dicono i consiglieri -. Un grande apprezzamento, quindi, per il il progetto Crit che aggrega nove aziende impegnate nel campo dell’information tecnology, coordinate dal Politecnico di Milano. Una condizione determinante per il decollo del progetto è la destinazione di un’area a sede del Polo tecnologico, ma purtroppo l’amministrazione attualmente al governo, pur coinvolta e interpellata dai promotori del progetto, non ha ancora dato risposte in merito. Pensiamo che se non supportato concretamente dall’amministrazione comunale il progetto Crit sia destinato a fallire».
«Sarebbe un’occasione persa per il futuro di Cremona – proseguono Abbate e Soregaroli -, a maggior ragione se si considera il contesto generale di difficoltà nel quale ci troviamo soprattutto per quel che riguarda le prospettive di lavoro. Per generare opportunità è necessario passare attraverso scelte coraggiose, come investire sull’innovazione e la ricerca. Per questo presentiamo un’interrogazione per conoscere quali sono le valutazioni dell’Amministrazione Comunale circa l’area da destinare a sede del polo tecnologico, per sapere se non ritiene che l’area dell’ex macello costituisca una collocazione ideale per un insediamento ad alto contenuto innovativo e se intenda definire questo indirizzo come criterio prioritario nella valutazione dei progetti in concorso».

 

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