Cronaca

Lega Nord a rapporto da Giorgetti per la spaccatura sulla gestione dell'acqua Marcia indietro dell'area cremasca?

Lega Nord cremonese a rapporto del segretario nazionale, Giancarlo Giorgetti. Ieri pomeriggio una delegazione cremonese e cremasca del Carroccio è stata a Milano, al quartier generale della Lega in via Bellerio. Oggetto dell’incontro con Giorgetti, la situazione politica locale, con particolare riferimento alle questioni cremasche che hanno portato all’uscita di cinque componenti dal direttivo provinciale.
Tra queste, la partita per l’affidamento della gestione del servizio idrico. Su questo fronte, come noto, la Lega è divisa su tutto il fronte, con l’area cremonese in linea con il presidente della Provincia e dunque favorevole alla costituzione di una società mista, e l’area cremasca sulla linea opposta, ossia a favore della gestione pubblica. Non mancano, come dimostra la frattura nel direttivo, i contrasti nella sola federazione cremasca, con sostenitori anche qui della proposta di Salini.
Per cercare di fare chiarezza in un quadro caotico e pericoloso per la tenuta tanto della Lega quanto della maggioranza in Provincia, si è tenuto il vertice di ieri a Milano. Al termine, però, massimo riserbo. Nessuno, sia da Cremona che da Crema, ha voluto rilasciare commenti o dichiarazioni. “La palla è in mano a Giorgetti, sarà lui a dare la linea” è stato il commento standard.
A quanto si apprende da indiscrezioni, tuttavia, l’orientamento imposto al partito sarebbe a favore della proposta Salini. Lo dimostrerebbe la ritrosia con la quale, nelle ultime ore, i consiglieri provinciali del Carroccio hanno accolto gli nivei dell’opposizione ad appoggiare l’ordine del giorno che il Pd vorrebbe presentare in occasione della seduta del 17 gennaio. Ordine del giorno con il quale si intende ribadire l’orientamento espresso dallo stesso consiglio nella precedente seduta, quando all’unanimità i consiglieri si sono detti apertamente favorevoli alla gestione in house (pubblica) del servizio idrico.
A quanto pare, dunque, la Lega cremasca starebbe pensando ad una marcia indietro, manifestata dalla freddezza mostrata nelle ultime ore riguardo l’ordine del giorno del Pd.

 

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