Caro Monti, te la do io la “fase due”
Caro prof. Monti,
da 15 anni il paese è fermo, segna il passo. Come potrà riprendere ora che ha le gomme sgonfie ed è (fiscalmente parlando) il più tartassato d’Europa? “State tranquilli” ci ha mandato a dire dal Teatro Valli e dall’ospitale studio di Fazio. Va bene, cerchiamo di stare tranquilli. Epperò una domanda ce la poniamo: caro professore, ma con tutti gli aumenti che ci sono piovuti addosso – dai carburanti alla luce e al gas – come faremo a ripartire? Con la sua “fase due”? E che cosa è questa “fase due”, come la chiama lei? Voglio dire: dopo il salasso cosa dobbiamo aspettarci? L’ho seguita a Reggio e da Fazio. Due round in meno di 48 ore. Con una (sua) assicurazione di fondo, naturalmente sobria: non ci sarà un’altra Manovra. Parola di bocconiano.
D’accordo, per ora può bastarci la stangata della “fase uno”. Stangata a noi, non a lorsignori. I ministri della “urgenza” non hanno fretta, ad esempio, di pubblicare i loro redditi. I vecchi burosauri e i Mandarini dello Stivale campano con appena due o tre stipendi; i nostri parlamentari (630 deputati, 315 senatori, 7 senatori a vita) sono i più pagati (e numerosi) d’Europa:rastrellano 149.268 euro netti all’anno. In Germania si accontentano di 65.160 euro in meno, agli inglesi ne bastano 81.600 ogni dodici mesi, in Francia 62.779. I collegi polacchi (mai citati nei fogli amici e rosè)intascano poco più di 600 euro al mese, gli ungheresi non arrivano a mille. Professore, perché non partiamo da qui? Perché non cominciamo, ad esempio, a “sforbiciare” il malloppo dei pensionati della Casta? C’è gente che cumula anche 30-40 mila euro mensili sommando pensioni, vitalizi, furberie varie? E’ serio, è giusto?
Insisto con una curiosità: che strumenti ha per varare la “fase due” – cioè la ripresa, il risveglio di “forze imprenditoriali popolari” (Alberoni) – e sconfiggere le lobby che annunciano lotte e barricate? Ci aspettano giorni tormentati, difficili: i taxisti non credono alle sue annunciate “licenze compensative”, i farmacisti temono l’apertura di altre para-farmacie, le professioni sono in allarme perché lei vuole abolire i tariffari e abrogare il controllo degli Ordini ( lo so, il mio è illiberale e forse pure anticostituzionale). Quelli che governano l’Energia le hanno già detto di stare alla larga (il gas resterà un affare dell’Eni).
Professore, l’Italia è costruita tutta su un sistema tribale di lobby e corporazioni (quest’ultima parola, pericolosissima, l’ha usata anche lei da Fazio). E’ un fronte che si è consolidato nei decenni , e nel mazzo metto pure Cgil,Cisl e Uil, naturalmente. Come potrà essere sgretolato? Come farà a “far saltare i colli di bottiglia” come ha detto a Reggio?
Ha garantito:nella fase 2 ci sarà ampio spazio per il capitolo delle liberalizzazioni equilibrate e pragmatiche “ma non timide”. E poi: ”Nella fase 2 ogni settore dà un contributo, ma è più equo se avviene in regime di libera concorrenza”. Attendiamo con una certa misurata fiducia. Attendiamo riforme per l’occupazione vera “non sussidiata dal bilancio pubblico”. Una parola.
Professore, anziché parlare di fase due perché, più sobriamente, non parla di slancio imprenditoriale, di sviluppo, del bisogno di una nuova cultura? Finchè riteniamo umilianti, per i nostri giovani, certi lavori e li lasciamo a quelli che arrivano dall’Ucraina o dallo Sri Lanka, non si è capita l’attuale crisi. Questa non è una bufera temporanea. Si tolga il loden e lo dica. Non è mai troppo tardi.
Enrico Pirondini