Cronaca

Monti, primo sì alla Festa del Tricolore Ampia partecipazione da Cremona

Il premier si è reso disponibile per partecipare a Reggio Emilia alle celebrazioni del 7 gennaio. Lo ha detto al sindaco Graziano Delrio, presidente dell’Anci. Prevista un’ampia partecipazione anche  da Cremona che ha chiuso il secondo millennio con il raduno degli alpini (1999) ed iniziato il terzo con i bersaglieri (maggio 2003), ospitando nel dicembre 2005 il presidente Ciampi (23 anni dopo Pertini).

Il premier Mario Monti si è reso disponibile a partecipare il prossimo 7 gennaio alle celebrazioni indette da Reggio Emilia per l’anniversario del primo Tricolore  (1797), la città che per prima lo ha esposto. Dopo Giorgio Napolitano – che quest’anno proprio a Reggio Emilia, il 7 gennaio, ha dato inizio alle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia – arriva dunque (molto probabilmente) il neo capo del governo.

La notizia non è ancora ufficiale ma il sindaco emiliano (che è pure presidente nazionale dell’Anci) ha ammesso di aver personalmente invitato Monti, a margine dei tradizionali auguri del Capo dello Stato alle autorità  (cerimonia al Quirinale) e che il professore ha assicurato la sua “disponibilità”. Delrio ha dunque ricevuto il “primo sì”del premier;  l’invito è poi stato confermato in serata anche dal capo ufficio stampa del Comune emiliano, Mario Gobbi.
All’incontro solenne del  7 gennaio 2012  sarà invitata anche la città di Cremona che al Tricolore, negli ultimi dieci anni, ha reso un significativo omaggio.

La prima esplosiva voglia di Tricolore è stata registrata a Cremona nel 1999 con il raduno nazionale degli alpini (a ruba le bandiere distribuite nelle edicole, record di tirature della stampa locale). Poi l’invasione dei Bersaglieri nel maggio 2003 per il 51esimo Raduno Nazionale. Quindi la visita del Presidente Carlo Azeglio Ciampi (6 dicembre 2005), che molto si era speso per rilanciare la “festa della bandiera”;  taluni passaggi del suo intervento al Ponchielli  (“altrove si moltiplicano i supermercati; da voi sai moltiplicano le botteghe dei liutai”) insieme a citazioni pro Unità d’Italia – colte anche al termine del concerto in Cattedrale – hanno acceso “la voglia di Tricolore”; un tema “molto caro anche al popolo cremonese”, come ebbe a ricordare l’allora sindaco Gian Carlo Corada nel suo intervento ufficiale, sempre al Ponchielli,  proprio citando “le decisive prove del Risorgimento e le dure vicissitudini del Novecento”. Nella circostanza Corada ricordò pure il 150esimo della nascita di Arcangelo Ghisleri, “cremonese illustre e tra i padri nobili dell’idea repubblicana”.

Va ricordato che, prima di Ciampi, l’ultimo presidente che aveva visitato Cremona era stato Sandro Pertini (1982), in occasione delle celebrazioni del 2.200° anniversario della fondazione della città. Ben 23 anni prima.

Enrico Pirondini

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...