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Calcioscommesse: cartello criminale tra soldi, minacce e intimidazioni

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“Onorato di introdurre i risultati del lavoro svolto”. Sono le parole usate dal questore Antonio Bufano, che per primo ha preso la parola nella conferenza stampa con cui è stata delineata la seconda tranche dell’inchiesta sul calcioscommesse. Un risultato ottenuto con intense indagini portate avanti in questi mesi dalla polizia di Cremona. Il via alla vasta operazione è stato dato nelle prime ore di questa mattina (leggi l’articolo). Diciassette, come detto nei precedenti articoli, le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del tribunale di Cremona. Ai quali si aggiungono altri 11 indagati. Un cartello criminale transnazionale con vertice a Singapore, dedito a combine sportive in diversi Stati, è stato scoperto dagli investigatori con uno specifico gruppo di lavoro costituito da personale del Servizio centrale operativo e delle squadre mobili di Cremona (guidata dal dirigente Sergio Lo Presti), Bologna e Brescia.

GLI OCCHI DEL SODALIZIO CRIMINALE SULLE PARTITE

Di grande importanza per l’inchiesta sono state rogatorie internazionali in Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Oggetto di manipolazioni, finalizzate a ottenere grandi guadagni con scommesse su siti asiatici, almeno cinque partite del campionato di calcio 2009/2010 di serie B (tra cui Cittadella-Mantova del 24 aprile 2010, Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010, Brescia-Mantova del 2 aprile 2010, Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010, Empoli-Grosseto del 30 maggio 2010). Sono una ventina le gare che secondo le indagini sono state interessate dall’attività del sodalizio criminale capeggiato da Eng Tan Seet, detto Dan, nato a Singapore nell’aprile del 1964.

MINACCE E INTIMIDAZIONI

Emersa dall’inchiesta anche una metodologia criminale fatta di intimidazioni e minacce, anche di morte, nei confronti di chi, tra scommettitori e calciatori, non rispettasse gli accordi con l’organizzazione.

GLI ITALIANI

Sono state trovate conferme circa la partecipazione del’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni (che sembra aver provato la fuga alla vista della polizia), del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santon, e per Antonio Benfenati, amico di Doni, all’associazione scoperta a giugno. Secondo gli investigatori hanno progettato un tentativo di inquinamento delle prove e per questa ragione è scattata la misura cautelare.

Accusati di far parte del gruppo criminale Carlo Gervasoni (ex Cremo e ora al Piacenza, ma sospeso dall’attività agonistica come Doni dopo le decisioni della giustizia sportiva arrivate a seguito dell’operazione ‘Last Bet’ di giugno), Filippo Carobbio (dello Spezia), Alessandro Zamperini (ex calciatore di serie B e Lega Pro) e Luigi Sartor (vecchia conoscenza di Parma, Vicenza, Inter e Roma). Indicati come referenti in Italia dell’organizzazione transnazionale.

SEGUONO ALTRI DETTAGLI E LE DICHIARAZIONI IN CONFERENZA STAMPA

Michele Ferro


I DESTINATARI DI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI

– Eng Tan Seet, detto Dan, 47enne nato a Singapore e capo del sodalizio

– Huat Choo Beng, 47enne nato a Singapore e stretto collaboratore di Dan

– Hock Kheng Pho, 43enne nato a Singapore ed esponente del cartello

– Almir Gegic, detto “lo zingaro”, 32enne nato a Novi Pazar (Serbia) e calciatore del Chiasso. E’ l’esponente del gruppo degli “slavi”, referente per l’Italia del cartello criminale

– Hristyian Ilievski, detto Celavi, 34enne nato a Skopje (Macedonia) ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Dino Lalic, detto Celavi, 37enne nato a Kranj (Slovenia ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Admir Suljic, alias Misek, 30enne nato a Sloven Gradec (Slovenia) ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Vinko Saka, detto Gidra, 40enne croato ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Alija Ribic, 55enne croato ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Rade Trajkovski, 27enne macedone ed esponente del gruppo degli “slavi”

– Cristiano Doni, 38enne romano ed ex capitano dell’Atalanta (sospeso dalla giustizia sportiva)

– Carlo Gervasoni, 29enne nato a Legnano (Milano) e calciatore del Piacenza (sospeso dalla giustizia sportiva)

– Filippo Carobbio, 32enne nato ad Alzano Lombardo (Bergamo) e ora in forza allo Spezia

– Antonio Benfenati, 43enne nato a Bologna e gestore di uno stabilimento balneare a Cervia (Ravenna)

– Nicola Santoni, 32enne nato a Forlì e già preparatore del Ravenna Calcio (sospeso dalla giustizia sportiva)

– Luigi Sartor, 36enne nato a Treviso e vecchia conoscenza di Vicenza, Parma, Inter e Roma

– Alessandro Zamperini, 29enne nato a Roma ed ex giocatore di serie B e Lega Pro

Gli arrestati italiani sono stati condotti nel carcere di Cremona. Sul conto dei destinatari stranieri dei provvedimenti restrittivi sono in corso, tramite Interpol, le procedure di ricerca all’estero, dove sono presenti funzionari del Servizio centrale operativo e investigatori delle squadre mobili interessate alle indagini. Situazione, questa, in continua evoluzione.

 

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