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Il suono di Cremona A confronto Stradivari, Guarneri, Amati e Bergonzi

La grande stagione della liuteria cremonese classica vive, tra Sei e Settecento, una stagione fulgida ed irripetibile. In città, infatti, sono attive contemporaneamente le botteghe delle famiglie Amati, Stradivari, Guarneri e già lavora Carlo Bergonzi.

Nell’ambito della rassegna “Audizioni al Museo”, domenica 18 dicembre alle 11, Domenico Nordio (nella foto) e Mikhail Lidsky, due dei talenti più fulgidi del concertismo internazionale, saliranno sul palco della Sala San Domenico del Museo Civico di Cremona per un confronto insolito ed irripetibile fra quattro violini dei più celebri liutai di tutti i tempi: Nicolò Amati, Antonio Stradivari, Giuseppe Guarneri “del Gesù” e Carlo Bergonzi. Gli strumenti, benché racchiusi in una arco temporale di circa settant’anni, sono piuttosto diversi per timbro e qualità artigianali. Ciascuno tuttavia presenta, in forme differenti, quei tratti di genialità, gusto, amore per la perfezione che ancora oggi consolidano il primato della liuteria cremonese e sono parte fondamentale della tempra cittadina.

Nicolò Amati, nipote di Andrea, “inventore” del violino, ha fama di essere l’artigiano più raffinato della sua famiglia- Il violino ex Collin, del 1669 è un magnifica dimostrazione della sua abilità. L’intaglio è sicuro, il profilo armonioso, con profilo e bombature già moderne; la vernice ha i toni giallo dorati tipici della maturità del Maestro.

Alla sua bottega si formò, probabilmente, Antonio Stradivari. Dopo l’apprendistato, tuttavia, seppe elaborare soluzioni tecniche personalissime, in parte valide ancor oggi. Il violino “Joachim – Ma” del 1714 lega indissolubilmente il suo nome a quello di Joseph Joachim, celebre virtuoso dell’Ottocento, che lo utilizzò in occasione della prima esecuzione del concerto opera 77 dedicatogli da Brahms.

Solo un liutaio riesce a rivaleggiare per fama e prestigio con Stradivari: Giuseppe Guarneri “del Gesù”. I suoi strumenti, oggi rarissimi, indicano come le sue attenzioni a certe qualità estetiche del lavoro e delle finiture fossero subordinate alla ricerca della miglior resa timbrica: in ogni nuovo strumento, infatti, sembra sperimentare nuove idee. Il violino ”ex Baltic” dimostra la tranquilla confidenza dell’artigiano esperto: le sicure geometrie e la vernice originale di colore rosso bruno su fondo dorato, splendidamente conservata, lo ammantano di particolare fascino.

Carlo Bergonzi assimilò parte delle caratteristiche di ognuno dei predecessori. Anch’egli modificò bombature e profili alla ricerca del miglior suono, ma mantenne, come nel violino “Ackruyd, Ford”, un aspetto elegante, con bordi delicati e punte lunghe, mentre anche il riccio è finemente scolpito con mano esperta. Tra i proprietari illustri il magnate dell’auto Henry Ford.

Tutti gli strumenti protagonisti di questo singolare confronto appartengono alla collezione “friends of Stradivari”, il network che da tutto il mondo riunisce interpreti ed appassionati nel segno della comune passione per la liuteria classica cremonese. Molti collezionisti provati hanno, infatti, scelto di affidare temporaneamente i loro preziosi violini alla Fondazione Stradivari ed al Museo Civico di Cremona, dove sono esposti.

Il percorso dell’audizione si snoda dal virtuosismo romantico al Novecento storico. Tratto comune sarà l’evocazione musicale – attraverso pagine di Grieg, Paganini, Vivaldi-Respighi e Kreisler. il tratto isotopico tra i diversi brani in programma, ancora legati ad un idioma tardoromantico innervato di suggestioni modali arcaicizzanti piuttosto che di inquietudini post-tonali, è proprio un estremo virtuosismo come vettore per esplorare nuove facoltà espressive.

L’Audizione è promossa da Comune di Cremona, Fondazione Stradivari e Cremonabooks. Il biglietto per assistere al concerto costa 3 Euro più l’ingresso al Museo Civico; può essere acquistato in prevendita presso il Bookshop del Museo (via Ugolani Dati, 4 – tel. 0372 803622 – bookshopcr@gmail.com) o la Libreria Cremonabooks (Largo Boccaccino 12/14 – tel. 0372 31743).

L’ingresso in sala è consentito fino a 10 minuti prima dell’inizio del concerto.

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