Cronaca

Discarica di amianto, Locatelli conferma le tangenti (220mila euro)

– Nella foto, l’imprenditore Locatelli

 

Nell’interrogatorio di garanzia a San Vittore del gip del tribunale di Milano, Elisabetta Mayer, Pierluca Locatelli, titolare della «Locatelli spa», conferma tutto:  i 110 mila euro consegnati a Cristiani Nicoli (100mila) e al responsabile degli staff dell’Arpa Giuseppe Rotondaro (10mila) erano soltanto una prima tranche dei 220 mila euro di tangenti per accelerare l’autorizzazione  per la discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona). Martedì  è in calendario l’interrogatorio della moglie di Locatelli, Orietta Rocca, finora agli arresti domiciliari: la donna sa molte cose sulla questione, visto che era con il marito alla consegna della mazzetta a Rotondaro (che ha fatto da tramite con Nicoli Cristiani). Locatelli per ora resta a San Vittore ma lunedì l’avvocato Roberto Bruni, suo difensore, presenterà un’istanza chiedendo per il suo assistito almeno gli arresti domiciliari. Per il filone bresciano relativo al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti, verrà conferito ai primi di gennaio l’incarico per l’incidente probatorio sul materiale finito sotto il tracciato della Brebemi.

 

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