Cronaca

Arriva anche a Cremona il forum “Salviamo il paesaggio” Negli ultimi trent’anni in regione 6 milioni di ettari cementificati

Arriva anche in provincia di Cremona il forum Salviamo il paesaggio-Difendiamo i territori (www.salviamoilpaesaggio.it), un aggregato di associazioni e cittadini di tutta Italia (sul modello del Forum per l’acqua pubblica), che intende perseguire un unico obiettivo: salvare il paesaggio e il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio. Giovedì 22 dicembre ore 20.45 presso la sede del Cisvol, (sala superiore) Via San Bernardo, 2 a Cremona, è organizzato il primo incontro tra cittadini, associazioni, movimenti, comitati della provincia di Cremona intenzionati a condividere e sostenere la battaglia del forum Salviamo il paesaggio- difendiamo i territori. All’ordine del giorno, organizzazione sul territorio e prossime iniziative.

“Negli ultimi trent’anni – scrive il Forum – un quinto dell’Italia, circa 6 milioni di ettari sono stati cementificati: nella sola Lombardia, tra il 1999 e il 2004, il territorio urbanizzato è cresciuto di 13 ettari al giorno. Occorre immaginarsi la realizzazione, ogni anno, di una città grande come Brescia – 5 mila ettari- per provare ad avere la percezione dello sconsiderato (e insostenibile) consumo di suolo che ha segnato e segna la vita di tutti nella nostra regione. La terra fertile, risorsa sempre più scarsa, si sta estinguendo, erosa da grandi e piccoli interessi che rischiano in un brevissimo volgere di tempo di distruggere per sempre, oltre a un’ indispensabile fonte di nutrimento, una preziosa eredità del passato: il paesaggio. Nella bassa pianura, tanto nella sua parte asciutta quanto in quella irrigua, generazioni e generazioni di uomini e donne di volta in volta hanno plasmato e modificato una natura spesso ostile e non capace di garantire la sopravvivenza: bonifiche, fontanili, rete irrigua, chiese, monasteri e cascinali sono l’ancor viva testimonianza di quelle secolari fatiche. Terra e paesaggio che abbiamo ereditato sono solo un prestito a noi concesso da figli e nipoti: non possiamo non onorare il debito”.

 

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