La farfalla giapponese e il somaro europeo
Il diavolo si sa, si nasconde nei dettagli. E i dettagli contano, visto che mai come oggi il battito di ali di una farfalla a Tokio scatena il terremoto nel cuore di Londra. E lasciamo stare, per carità di patria, gli effetti sul famigerato spread…
Questa premessa solo per dire che nel mondo iperconnesso di oggi gli effetti psicologici sulle persone degli atti e delle parole di chi governa non sono trascurabili, ma sono determinanti nel formare il cosidetto “ sentiment “ e quindi impattano sull’economia quanto e forse più di una manovra.
Del resto se la gente si incolla alla tv a guardare con occhi sbarrati il consueto film horror dei tg ispirato a lacrime e sangue per tutti, soprattutto per chi ha meno ma è più visibile e più aggredibile da tagli , sacrifici e manovre varie, del famigerato battito d’ali della farfalla a chi interessa davvero qualcosa ?
Una volta che gli economisti , gli esperti e i professori hanno proclamato davanti al mondo che al cavallo disidratato non bisogna dare da bere perché altrimenti suda e si ammala, la gente che può fare ? Ognuno guarda nel proprio orticello, fa i conti con tagli e salassi, e assodato rapidamente che nelle tasche rimane sempre meno, fa almeno due cose: protesta e si fa sentire, se c’è chi da voce alle sue istanze, e cerca di spendere sempre meno, chiudendo il rubinetto dei consumi, se le sue entrate si limitano allo stipendio o alla pensione.
E’ ovvio anche a chi l’economia l’ha imparata con i tg e con Ballarò che così si va in recessione. Ma se la cura ce la prescrivono i professori in nome del bene supremo della nazione e dell’Europa, noi che possiamo fare?
Intanto l’ ABI, l’associazione delle banche Italiane è entrata in rotta di collisione con l’ EBA , l’autorità bancaria europea , che fissando i nuovi criteri per gli stress test delle banche ha stabilito che i titoli di stato vanno esposti nei bilanci delle banche ai valori di mercato mentre i titoli strutturati (quelli, per intenderci, con caricamenti occulti a carico dei clienti nell’ordine del dieci per cento e oltre) possono rimanere esposti ai valori nominali.
D’accordo , questa non è economia, però è una delle vere motivazioni tecniche non banali alle radici dei crolli delle borse, dell’impennata dello spread, e , in ultima analisi, delle lacrime e sangue di pensionati, dipendenti, commercianti e artigiani.
Ma adesso che abbiamo fatto il pieno di macelleria sociale , che stiamo tenendo al lavoro per circa un’altra decina d’anni chi era già pronto ad andare in pensione, che siamo incentivati a tenere vuoti i serbatoi delle auto perché il prezzo dei carburanti è alle stelle, chi lo va a spiegare agli italiani che la manovra forse metterà in ordine nei conti dello Stato , ma che nel frattempo, anche grazie allo scalciare di qualche somaro all’EBA, il cavallo dell’economia italiana senza acqua e senza fieno forse non arriva a Natale?
C’è una morale in tutto ciò? Magari. Però, se posso scegliere di che morte morire, allo scalciare di un somaro europeo personalmente preferisco il battito d’ali di una farfalla giapponese.
Gianmario Beluffi