“Così i sindaci decidono di rispettare la volontà dei propri amministrati”
A poche ore dall’assemblea dei sindaci, ecco il primo commento del Comitato Acqua Pubblica di Cremona.
Sonora bocciatura di fatto del percorso verso la privatizzazione del servizio idrico provinciale questa sera certificata a chiare lettere dalla Conferenza dei Comuni dell’AATO di Cremona. Pur con diverse motivazioni i sindaci, presenti in altissimo numero anche questa sera, hanno finalmente detto a chiare lettere che della privatizzazione del servizio idrico non vogliono più sentire parlare. Evitando per pura cortesia nei confronti dell’Amministrazione Provinciale una bocciatura vera e propria hanno offerto in questo elegante modo al presidente Salini una via per abbandonare la partita in modo non troppo doloroso. Ora ogni cittadino avrà la possibilità di toccare con mano fino a quale punto si vorrà spingere la sua protervia.
Pesantissimi i numeri, poiché la proposta di revocare questo piano d’ambito è stata corroborata da una votazione presa all’unanimità (con l’esclusione di un solo astenuto). D’altra parte, come è stato riconosciuto e sottolineato da molti interventi, nessuno se la sente di votare un piano d’ambito che contraddice nella sostanza gli esiti referendari.
Il Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese plaude a questa decisione, anche perché segue di un mese circa l’analoga richiesta di ritiro presentata dal comitato allo stesso Ufficio d’Ambito. I sindaci sempre più chiaramente decidono di rispettare la volontà dei propri amministrati.
L’altro elemento di grande rilievo che il Comitato Acqua Pubblica saluta con gioia è il riconoscimento di fatto della pubblicità delle sedute della Conferenza dei Comuni. Questa sera infatti nessuna limitazione è stata posta dalle forze dell’ordine all’entrata dei cittadini (fatta salva la capienza della sala). Vogliamo credere che così sarà anche per il futuro. Questo chiaramente non risolve la grave offesa ai diritti personali patita il 22 novembre, in merito alla quale alcune azioni sono già state messe in atto ed altre attendono il via.
Tuttavia nessun cittadino può ancora dormire sonni tranquilli, poiché in teoria (ipotesi che visti i numeri di questa sera appare fantascientifica, ma il presidente Salini ci sta abituando molto male in questo senso) l’Ufficio d’Ambito potrebbe disattendere (con un comportamento invero indegno) la volontà chiaramente espressa stasera dai sindaci e riproporre alla votazione il piano d’ambito e con esso la privatizzazione. Dunque si resta tutti mobilitati e pronti a ridiscendere in strada, “armati” come stasera di cartoncini, pentole e cucchiai. Appuntamento (ma speriamo di no) per il 16 dicembre. Il diavolo fa le pentole e non i coperchi: Santa Lucia ha fatto pentole e coperchi per i cittadini e un “cappotto” per qualcun altro.
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