Quando Malvezzi e Demicheli predicavano bene contro il reintegro di stipendio di Corada e C. …ma ora razzolano male
– Nella foto, Malvezzi e Demicheli
«Intempestiva, di cattivo gusto, ingiustificata». Queste le principali accuse mosse alla giunta per la decisione di adeguare gli stipendi di sindaco e assessori. Un consigliere particolarmente attento collega la scelta del sindaco e degli assessori alla recente manovra finanziaria dell’esecutivo. «La manovra del governo – dice – impone agli italiani grandi sacrifici ricorrendo massicciamente alla pressione fiscale. Il Comune, da un lato, non ha ancora quantificato l’ammontare della riduzione dei trasferimenti statali e, dall’altro, non ha escluso l’inasprimento delle tasse locali con un ulteriore aggravio per i cittadini».
È quindi «in questo quadro generale» che al consigliere particolarmente attento pare «del tutto inopportuno» l’adeguamento delle indennità. In particolare «nel momento in cui si chiede un impegno ai cittadini. Sarebbe stato giusto dare un piccolo segnale».
Chiosa il consigliere particolarmente attento: «Chi governa oggi cancella tutto ciò che è stato fatto da chi ha governato ieri: è questo l’errore, questa la demagogia».
Non meno ficcante è il commento di un esponente di spicco della Lega: «Mentre la Finanziaria dissangua i cittadini, la giunta riesce ancora una volta a distinguersi aumentandosi gli stipendi. Già, con 10 assessori invece di 8, ci costava di più, ora altri soldi buttati».
A giudizio dell’esponente leghista di spicco, agli amministratori comunali «è mancato il buongusto. Se lo avessero avuto, non si sarebbero fatto questo regalo ingiustificato».
Nuovo capitolo del botta e risposta sugli adeguamenti degli stipendi di sindaco e assessori comunali? Macché. E’ solo il film ‘originale’ trasmesso a Cremona nel 2006 e del quale è andata in onda in questi giorni la replica fedele (sebbene a parti invertite).
Sembra incredibile, ma è tutto vero. Documentato da articoli di giornale. La prima parte di questo pezzo, per essere chiari, è stata costruita riportando pari pari alcune dichiarazioni contenute in un articolo pubblicato il 31 dicembre 2006 dalla Provincia.
Cinque anni fa. Sembra fantapolitica, ma è blanda realtà. E non è servito nemmeno il minimo sindacale di immaginazione per rendere il tutto credibile: è stato sufficiente togliere nomi e cognomi. Per il resto, pareva un copione da commediola di serie B. Questo: momento di difficoltà economica per tutto il Paese, la giunta decide di ripristinarsi le indennità precedentemente decurtate e l’opposizione grida allo scandalo.
Fine.
Anzi, no. C’è il colpo di scena. Quelli che allora gridarono allo scandalo sono gli stessi che adesso, seduti in giunta, si sono adeguati lo stipendio. Sostituire per credere: al posto di “consigliere particolarmente attento” scrivere “Carlo Malvezzi”; al posto di “esponente di spicco della Lega” scrivere “Claudio Demicheli”.
Al posto di “giunta”, naturalmente, scrivere “giunta Corada”.
Federico Centenari
ZANIBELLI (UDC):”L’AUMENTO? INOPPORTUNO QUANDO SI CHIEDE ALLA GENTE DI TIRARE LA CINGHIA
Non solo hanno fatto un provvedimento quantomeno inopportuno, ma anche hanno il coraggio di arrabbiarsi con chi glielo fa notare. Sia ben chiaro, nulla di illegittimo, ma mentre si chiedono ai cittadini sacrifici, mentre i pensionati da 1000 euro al mese si vedono bloccate le rivalutazioni della pensione, loro riadeguano gli stipendi e recuperano gli arretrati. Questo essere lontani dalla realta’, questa arroganza che acceca anche il buon senso sono gli atteggiamenti che portano al rifiuto della politica e al ripudio della casta.
Non è quello dell’UDC ne’ demagogia ne’ populismo sterile, ma coerenza con la nostra azione per ridurre i costi della politica. Dico questo anche alla Lega che pare preoccupata di non sentire la voce dell’ UDC e alla quale chiedo dov’era quando l’UDC chiedeva di semplificare e ridurre i costi delle partecipate o quando l’UDC votava per la riduzione dei componenti di giunta.
Non si cambia parere a secondo delle stagioni.
Angelo Zanibelli
Capogruppo UDC Comune Cremona
L’IDV: ALMENO DEVOLVETE GLI ARRETRATI IN BENEFICENZA
Non capisco il motivo per cui il Sindaco e la Giunta si arrabbiano cosi tanto se non hanno compiuto nulla di impopolare per il fatto che hanno deciso di adeguarsi lo stipendio al 2009!!! Credo che ognuno sia libero di farsi del male con le proprie mani, essere autolesionisti e non accorgersene fa compassione e tristezza. Ognuno di noi svolgendo un incarico pubblico compie delle scelte giuste o sbagliate che siano ma, credo, debba sempre avere il coraggio di accettare la critica della stampa locale, dei cittadini, dei partiti ed evitare di emettere comunicati stampa allo scopo di imbavagliare o addirittura querelare quel determinato giornalista che fa il proprio dovere nel portare a conoscenza dei cittadini le decisioni che vengono prese dalla giunta della città capoluogo. Mi rammarico del fatto che è stata persa un’altra occasione per stare vicino alla gente in un momento cosi delicato: è inopportuno è prendere decisioni che suscitano scalpore e sgomento in quei cittadini che guardano la politica con distacco, perché pensano e dicono, tanto sono TUTTI UGUALI, predicano bene e razzolano male. Io sono convinto che tutti noi dobbiamo dare il buon esempio nell’amministrare la res pubblica, per cui vi chiedo di rinunciare almeno agli arretrati oppure di devolverli, potrebbe essere un gesto molto significativo. In questo momento di crisi economica dove le famiglie saranno costrette a pagare i debiti contratti dalla classe politica, dove ai cittadini e a tutti i ceti più deboli, vengono chiesti sacrifici, è necessario agire con sobrietà e correttezza. La bussola del nostro agire e del nostro modo di operare deve essere sempre in sintonia con i cittadini che ci hanno legittimamente eletti per rappresentarli in modo dignitoso e consapevoli delle scelte fatte per il bene della città e non delle proprie tasche!
Giancarlo Schifano
consigliere comunale Italia dei Valori