Cronaca

Inchiesta rifiuti verso una svolta, pronta una raffica di nuovi indagati per la “cupola” di Locatelli

– Sopra, l’ex cava di Cappella Cantone

 

Il tribunale di Milano

L’inchiesta sui rifiuti è vicina a una svolta, pronta una raffica di nuovi indagati. Ne è sicuro Paolo Berizzi, cronista giudiziario di “Repubblica”, che citando fonti investigative dice in un articolo pubblicato oggi nelle pagine milanesi del quotidiano, che  “l’inchiesta va avanti spedita ma presto ci saranno altre sorprese”. Com’è noto l’inchiesta giudiziaria è oggi divisa su due procure: quella di Brescia per quanto riguarda il filone dei rifiuti sotto la Brebemi e quella di Milano (titolare il Pm Alfredo Robledo) per la vicenda della discarica di amianto a Cappella Cantone (Cremona). Berizzi dice inoltre che secondo alcune indiscrezioni, dopo aver toccato il vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, altri dovranno rispondere “degli appoggi forniti all’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli e alla sua rete di consulenti-maneggioni”. “Gli investigatori – sempre secondo Repubblica – sono convinti che il ras delle strade (così viene definito Locatelli, ndr) potesse contare su una larga rete di amicizie politiche. Per questo la lente si sta spostando sui rapporti intrecciati in questi anni dentro il Palazzo”. Berizzi ribadisce poi che “dalle carte dell’inchiesta sono emersi i nomi di altri due politici del Pirellone: gli assessori Marcello Raimondi e Gianni Rossoni”, quest’ultimo, cremasco, assessore regionale al Lavoro. Va ricordato che in un comunicato stampa sia Marcello Raimondi che Gianni Rossoni hanno già sottolienato la loro totale estraneità alla vicenda.

Intanto resta sotto sequestro buona parte della nuova autostrada Brebemi (Brescia- Bergamo-Milano): i sigilli della magistratura sarebbero stati apposti su 34 dei 49 chilometri per consentire la verifica delle scorie sepolte nei cantieri. I primi viaggi sulla nuova autostrada erano stati previsti all’inizio del 2013 ma lo stop potrebbe durare mesi lasciando così sospesa una infrastruttura da 1.6 miliardi di euro.

 

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