“Discarica, fermare questo sistema prima che sia troppo tardi”
Ci voleva la magistratura e l’arresto di “alti” esponenti politici regionali a far ricredere il Nostro presidente Salini, il quale fin qui aveva tenuto una posizione ambigua, o meglio “ponziopilatesca”, sulla vicenda della discarica d’amianto. Ora è facile affermare da parte sua di aver messo tante prescrizioni che hanno consentito di modificare il progetto, ma non di respingerlo.
A suo tempo avevo chiesto in Consiglio provinciale al Presidente di uscire dalla sua abiguità e di esprimersi in modo più esplicito; mesi fa con una mozione “concreta “era stato chiesto al Presidente di incalzare con decisione politica la Regione Lombardia a ffinché non venisse realizzata la megadiscarica d’amianto, ma la mozione è stata rigettata dalla maggioranza. Il Presidente ha ricordato alla stampa la sua opposizione alla discarica, ma ricordo allo stesso che i banchi del Consiglio siano ancora il luogo deputato e istituzionale per prendere decisioni politiche d’interesse pubblico. Per quanto riguarda gli arresti dell’ex assessore all’Ambiente, oggi vice presidente del Consiglio regionale, del tecnico Arpa e degli imprenditori, ritengo sia un fatto gravissimo di corruzione. Si è appreso da testate gionalistiche della Lombardia di altri arresti di politici legati al Pdl nell’Alto Garda Bresciano, d’inchieste della Procura di Brescia e, inoltre, della cosiddetta “Operazione Alto Garda”, vicende idealmente si legano alle incresciose questioni in atto in provincia di Cremona.
Si parla di abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico, incompatibilità, di un sistema d’illegalità finalizzato al soddisfacimento di interessi privati attraverso una gestione “allegra della cosa pubblica”che svolge affari a disprezzo totale delle leggi e delle norme o le elude con il consenso politico; questo sistema va fermato prima che sia troppo tardi… per i cittadini e per la sicurezza e tutela del territorio e del paesaggio.
Clara Rita Milesi
Consigliere capogruppo provinciale
Italia dei Valori