Cronaca

Cappella Cantone, amianto e mazzette Locatelli parla davanti al giudice: i 100mila erano prima tranche di tangenti E Nicoli Cristiani si dimette

– Nella foto, l’imprenditore Locatelli


L’imprenditore Pierluca Locatelli, arrestato nell’inchiesta bresciana anche per la corruzione ritenuta dagli investigatori finalizzata all’ottenimento dell’autorizzazione per la discarica di amianto a Cappella Cantone, in provincia di Cremona, ha deciso di parlare nell’interrogatorio di garanzia svoltosi oggi. Davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia ha ammesso che i 100mila euro destinati a Franco Nicoli Cristiani, vicepresidente del consiglio regionale, erano solo la prima parte di una tangente che sarebbe dovuta ammontare a 200mila euro. “Avrei pagato anche due milioni di euro”, sembra aver aggiunto.

Locatelli, accusato di corruzione e di traffico illecito di rifiuti, ha invece contestato gli addebiti legati alla parte d’inchiesta sui reati ambientali e sullo smaltimento delle scorie industriali non trattate nel sottofondo autostradale dei cantieri della Brescia-Bergamo-Milano. Non ha invece parlato la moglie, Orietta Pace Rocca, finita agli arresti domiciliari per la corruzione. Entrambi sono difesi dall’avvocato Rocco Bruni di Bergamo.

“Il mio assistito ha reso la sua versione dei fatti – ha spiegato l’avvocato Bruni dopo un interrogatorio durato due ore e mezza -. Non abbiamo chiesto nessuna modifica della misura cautelare in carcere, ci riserviamo di farlo settimana prossima. Posso dire che l’interrogatorio si è svolto in un clima molto sereno, in presenza dei due pubblici ministeri, con una condotta serena e impeccabile del giudice, attentissimo a tutte le dichiarazioni rese dal signor Locatelli. Credo che oggi sia stato dato un importante contributo alla ricostruzione dei fatti”. Nessuna dichiarazione sulle indiscrezioni che parlano dell’ammissione di una seconda tranche prevista per la tangente. Sui reati ambientali “Pierluca Locatelli ha contestato gli addebiti”, ha affermato il legale.

ALLONI (PD): “INTERPELLANZA REGIONALE SUI CONTROLLI A CAVE E CANTIERI. E LA DISCARICA SARA’ SOSPESA?”

Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, ha presentato un’interpellanza al presidente Roberto Formigoni e all’assessore regionale all’Ambiente Marcello Raimondi, dopo i noti fatti che hanno portato agli arresti eccellenti. Alloni chiede in particolare “se Regione Lombardia intenda attivarsi per sospendere i decreti autorizzativi relativi all’apertura della discarica di cemento amianto in località Cappella Cantone”.

Gli aspetti che più preoccupano il consigliere del Pd si leggono nel documento: “I provvedimenti di sequestro sono concernenti presunte irregolarità nei controlli attivati per il rilascio del decreto Aia per la realizzazione della discarica di cemento amianto a Cappella Cantone”, ma sono da verificare anche presunte “attività illegali di trattamento e smaltimento rifiuti eseguite dalle imprese del gruppo Locatelli” nell’impianto di Calcinate e sotto i cantieri di Brebemi presenti a Fara Olivana con Sola e Cassano d’Adda.

Il consigliere Pd chiede “quali misure ha assunto o intenda assumere Regione Lombardia per garantire la tutela dell’ambiente nei territori delle provincie di Bergamo, Cremona e Milano che hanno subito l’azione criminosa che la magistratura sta esaminando; quali controlli, ispezioni, verifiche intenda intraprendere per porre rimedio a eventuali comportamenti delittuosi di appartenenti ad Arpa Lombardia; quali azioni in dettaglio (controlli, ispezioni, verifiche) sono state messe in opera precedentemente al 30 novembre da parte di Arpa Lombardia e dall’assessorato all’Ambiente per quanto riguarda le aree sottoposte a sequestro; se Regione Lombardia intenda attivarsi per una verifica delle condizioni di sicurezza ambientale e di regolarità nelle attività di cavazione, di smaltimento rifiuti e di utilizzo degli stessi nelle opere stradali messi in essere dal gruppo Locatelli; se Regione Lombardia intenda attivarsi per riconsegnare ai funzionari di Arpa la qualifica di Ufficiali di Polizia Giudiziaria per consentire di eseguire controlli più efficaci nell’opera di prevenzione degli eventi delittuosi; se Regione Lombardia intenda attivarsi per sospendere i decreti autorizzativi relativi all’apertura della discarica di cemento amianto in località Cappella Cantone”.

AGGIORNAMENTO – NICOLI CRISTIANI LASCIA INCARICHI PUBBLICI E POLITICI

Nicoli Cristiani

Con una nota inviata dal carcere alla cancelleria del giudice per le indagini preliminari Cesare Bonamartini, il vicepresidente del consiglio regionale lombardo Franco Nicoli Cristiani (Pdl), dopo essersi autosospeso dal partito, ha comunicato le proprie dimissioni da tutti gli incarichi pubblici e politici.

 

 

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