Cronaca

Una discarica fondata sulle mazzetteLocatelli pagava tuttiArpa e agricoltori confinanti

Oldrati e Locatelli

I risvolti della inchiesta della Procura bresciana sulle tangenti pagate in Regione Lombardia per i cantieri della Brebemi e per la discarica di Cappella Cantone sono impressionanti. La discarica di amianto della cascina Retorto è tutto un affare basato sulle bustarelle. Pesanti, però, come dimostrano i centomila euro sequestrati a Nicoli Cristiani, Pdl, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, ben conservate in tagli da cinquecento euro. Dalla conferenza stampa terminata da poco in Procura a Brescia emergono particolari destinati a lasciare il segno anche da noi. Sapete quando è stata pagata la mazzetta più corposa? Il giorno del via libera regionale alla discarica di amianto a Cappella Cantone. Un caso? Dalle corpose intercettazioni telefoniche sembrerebbe proprio delinearsi un causa-effetto più che un caso. Ed ancora, Cavenord avrebbe pagato fior di quattrini anche agli agricoltori confinanti con la discarica per facilitare i controlli dell’Arpa e per tenere sotto controllo la falda. Sono dieci le persone finite in manette, altrettanti sarebbero gli indagati. Arrestato anche il titolare del gruppo Locatelli e di Cavenord, Pierluca Locatelli, la moglie (ai domiciliari) e il suo braccio destro, l’architetto Oldrati. Locatelli e Oldrati furono i protagonisti della conferenza stampa all’Hotel Impero nella quale dissero che nessuno poteva fermare la discarica di amianto e che la stessa sarebbe entrata in funzione nel marzo 2012. Adesso capiamo perchè.

TRA BREVE IL SERVIZIO E I PARTICOLARI DAL NOSTRO INVIATO ALLA CONFERENZA STAMPA A BRESCIA

 

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