Cronaca

Polveri sottili, a Cremona non si respira, ma il Comune per ora non muove un dito

Polveri sottili da undici giorni sopra i limiti. E il Comune non prende alcun provvedimento. Nelle ultime ventiquattro ore la centralina Arpa di via Fatebenefratelli ha registrato 66 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, a fronte dei 50 del limite massimo consentito dalla normativa.

Con il dato di oggi, sale a 82 il numero degli sforamenti di quest’anno: 82 giorni sopra i limiti di 50 microgrammi, contro i 35 giorni di sforamento annui consentiti dall’Unione Europea.

Da Palazzo Comunale, per ora nessuna indicazione, nessun provvedimento in vista. Soltanto venerdì il sindaco ha inviato al presidente della Regione Lombardia una blanda lettera sull’argomento. “Nello spirito di collaborazione e di condivisione delle scelte – ha scritto Perri – con la presente sono ad informarla della disponibilità dell’amministrazione che rappresento, per l’adozione di provvedimenti utili a contrastare gli episodi di inquinamento da polveri sottili che affliggono da settimane tutta la Pianura Padana. Chiedo di valutare l’opportunità di coinvolgere in iniziative condivise anche le Regioni limitrofe, al fine di dare maggior efficacia agli interventi stessi, anche in termini di sensibilizzazione della cittadinanza verso l’adozione di atteggiamenti virtuosi”.

Ad oggi ancora nessuna risposta e nessun provvedimento all’orizzonte per Cremona. E, stando alle previsioni meteo, con queste giornate prive di vento e precipitazioni fino a giovedì la situazione non migliorerà.

 

LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE – La serie degli sforamenti del Pm10 ormai è impressionante. Riscaldamento, traffico e inversione termica con il blocco del ricambio dell’aria. Gli esperti non hanno dubbi: le conseguenze per la salute sono drammatiche ed investono tutto il nord del nostro Paese. Bronchiti croniche, patologie vascolari, tumori dell’infanzia (l’organismo giovane è più vulnerabile all’inquinamento), inquinanti nell’aria, nell’acqua, persino nei cibi. A Londra saranno piantati un milione di alberi antiPm10. A Cremona li tagliano e non si sostituiscono.

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