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Il “king” del rap al Fillmore Marracash presenta il nuovo album

Marracash presenta il nuovo album King del rap al Fillmore di Cortemaggiore venerdì 2 dicembre (apertura porte ore 21, biglietto 12 euro). Alias Fabio Rizzo, il rapper del quartiere Barona a Milano, dopo il grande successo per il suo Rivincita Tour che ha registrato il sold out in tutte le tappe, ritorna con il nuovo “King del rap Tour”, per presentare il lavoro uscito in autunno.

Bus gratuiti da Cremona in partenza alle ore 22.45 da Piazza Stradivari.

Sabato 3 dicembre è la volta dei Peawees (apertura porte ore 21, ingresso 8 euro) che presentano il nuovo album Leave it behind

La storia dei Peawees inizia a La Spezia nell’ormai lontano 1995, quando Hervé Peroncini, Riccardo La Lomia e Livio Montarese – dopo le precedenti esperienze in altri due gruppi: Manges e Nukes – uniscono le proprie forze e pubblicano nel corso dello stesso anno Where People Smile (Panic Records/Helter Skelter), album d’esordio di sicura matrice punk rock, ma con forti influenze pop.
Nel 1998, la formazione dei Peawees cresce: a Hervé (voce e chitarra), Riccardo (basso) e Livio (batteria), si aggiunge un secondo chitarrista, Stefano Zappelli. La band registra così This Is Rock n Roll; il secondo disco – pubblicato in Italia da Fridge Records e negli Stati Uniti da Motherbox Records – segna il primo punto di rottura con il passato: ci sono echi di punk californiano, Clash e Ramones, ma la cover di Burning Love di Elvis segna il percorso futuro della band.
A questo punto, i Peawees vanno in tour negli U.S.A (dodici date tra New York e Washington) e, secondo la rivista italiana Rumore, This Is Rock n’ Roll è uno dei dieci migliori dischi punk del 1998.
Nel 1999, il primo vero cambio di line up: Andrea Ricci sostituisce Livio alla batteria e Jacopo Giannetti entra al posto di Stefano Zappelli alla chitarra. I Peawees pubblicano un paio di singoli in vinile per altrettante etichette inglesi e, con la rinnovata formazione, volano nel Regno Unito per un tour di 13 date che permette al gruppo di conquistare nuovi fan al di fuori dei confini nazionali.
Nel XXI secolo, i Peawees sono universalmente riconosciuti come uno dei più validi gruppi rock and roll in circolazione. Dead End City, terzo disco uscito nel 2001 (pubblicato dall’olandese Stardumb Records), riceve ottime recensioni in tutto il mondo e la band viene intervistata da Maximum Rock n’ Roll, storico magazine punk di base a San Francisco.
Intanto, Hervé, Riccardo, Andrea e Jacopo suonano in tutta Europa e gli americani Groovie Ghoulies registrano una propria versione di Cause You Don’t Know Me, forse la canzone più famosa dei Peawees, contenuta proprio in Dead End City (nel frattempo stampato e distribuito anche in Italia, da Ammonia Records).
Nel 2003, Carlo Landini sostituisce Jacopo Giannetti alla chitarra. Con la nuova formazione, i Peawees partono per un lungo tour che li vede condividere il palco con nomi leggendari del punk come Radio Birdman, Damned, Dwarves, Bad Religion, Marky Ramone… L’anno dopo, due canzoni del gruppo – Road to Rock n’ Roll e By My Side – vengono incluse nella colonna sonora del gioco per X-Box NHL Rivals.
Alla fine del 2005, Livio Montarese rientra nei Peawees al posto di Andrea alla batteria. La band suona dal vivo e lavora al nuovo disco, Walking the Walk, che esce nel 2007 per Wynona Records. L’album, poi ristampato in vinile dall’etichetta italiana Radiation e dalla californiana It’s Alive, entra nella classifica dei venti dischi indipendenti più venduti in Italia.
Dopo una tournée europea di 36 date (compreso il festival olandese Rotterdam Rumble, in compagnia di Rip Offs e, ancora, Radio Birdman), l’ultimo cambio di line up: il batterista Michele Napoli sostituisce Livio.
Nel 2011, Hervé, Riccardo, Carlo e Michele registrano Leave It Behind (Wild Honey Records), quinto disco della carriera dei Peawees. Un album che viaggia indietro nel tempo, va oltre il punk rock e spalanca le porte del futuro: oggi i Peawees suonano – trasudano – soul, r n’ b, rock and roll delle origini… In poche parole, musica per nutrire l’anima.

 

 

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