Cronaca

Bilancio, la Lega si chiama fuori e la maggioranza tiene grazie al misto

Approvato dal Consiglio comunale l’assestamento generale al bilancio di previsione 2011. La maggioranza ha incassato l’astensione dei due consiglieri della Lega e ha tenuto grazie al gruppo misto. Ventitre i voti a favore, quattordici quelli contrari. Nel lungo dibattito che ha preceduto il voto non sono mancati gli spunti sulla situazione politica del centrodestra.

Ha rotto il ghiaccio, in questo senso, il consigliere del Pd Mauro Fanti. “Oggi presentate un assestamento al bilancio senza avere una maggioranza politica – ha dichiarato -. Oggi si celebra un fatto politico non indifferente: se non fosse per qualche fuoriuscito dalla Lega (quattro dei cinque consiglieri confluiti nel misto; ndr) oggi non avreste la maggioranza”. Puntando l’indice su un bilancio “che la Lega non sostiene”, Fanti si è poi rivolto al sindaco: “Vorrei conoscere quale è l’intendimento del sindaco rispetto a questo tema (la tenuta della maggioranza; ndr), perché la situazione politica dice che oggi non rappresentate più la maggioranza dei cremonesi. Vorrei sapere dal sindaco come intende approcciarsi ai prossimi aumenti di tariffe sapendo di non avere più i numeri”.

Per la Lega è intervenuto il capogruppo Italico Maffini, con una dichiarazione inattesa. “Fanti fa riferimento a notizie giornalistiche – ha detto -. Non mi risulta che ad oggi la Lega abbia preso decisioni politiche che dicono che non fa più parte della maggioranza”. “Probabilmente lo farà – ha aggiunto riferendosi alla prossima riunione del direttivo provinciale del Carroccio, quando si voterà sull’uscita dalla maggioranza -. Ma quando sarà il momento sarà la Lega a comunicarlo“.

A ruota l’intervento dell’assessore Roberto Nolli, che ha assicurato sul documento economico del Comune: “Il nostro bilancio è totalmente sotto controllo“. Tuttavia, ha aggiunto l’assessore riferendosi ai tagli dei trasferimenti statali, “se va avanti questo andazzo la giunta Perri si troverà ad avere 40 milioni di euro in meno di quanti ne ha avuti a disposizione la precedente giunta”.

Particolarmente atteso, ecco l’intervento di Angelo Zanibelli, Udc. “L’Udc aveva approvato il bilancio a suo tempo – ha commentato – e oggi conferma quel voto, ma chiede con forza di aprire un confronto vero”. “Da tempo – ha incalzato – chiediamo di aprire un confronto propedeutico al bilancio 2012 e alle scelte di qui alla fine del mandato”. Un confronto, ha aggiunto, che passi attraverso una verifica di maggioranza ad oggi “ineludibile” considerato che “una forza rilevante, non tanto per la presenza in Consiglio quanto per quella del suo elettorato (la Lega; ndr)” non garantisce più il suo appoggio al sindaco.

Al di là della presa di posizione di Maffini, alla prova del voto il centrodestra ha dovuto incassare le due astensioni dai banchi leghisti.

E che il clima nel centrodestra sia piuttosto caldo è testimoniato anche dai conciliaboli registrati durante la seduta odierna, con il consigliere leghista Giovanni Ferraroni oggetto delle ‘attenzioni’ del gruppo misto e dell’assessore Claudio Demicheli. Emblematica la dichiarazione rilasciata dal consigliere del misto Emiliano Ferrari a fronte dell’evidente imbarazzo di Ferraroni, diviso tra la voglia di non tradire il sindaco e l’ordine di partito. “Il mio auspicio – questo il commento di Ferrari – è che il consigliere Ferraroni non sia un mero esecutore degli ordini di partito, ma che faccia il bene della città. Spero anche che si domandi come mai c’è stata questa diaspora di leghisti”.

 

f.c.

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