Si chiama Angelo Pelucchi e ha 72 anni l’omicida del Suv che si è costituito “Sono stato io, avevo un peso enorme”
– La polizia in via Capra dopo l’investimento (foto Francesco Sessa) e i fiori depositati sul posto
Si chiama Angelo Pelucchi l’imprenditore 72enne di Bassano Bresciano che si è costituito alle forze dell’ordine per l’omicidio del 76enne Guido Gremmi, travolto e ucciso sabato pomeriggio in via Capra. Pelucchi – che ha fondato e mantiene tutt’ora un ruolo nell’azienda di famiglia, la Pelma, operante nella realizzazione di prodotti in gommapiuma – nelle ultime 24 ore è stato braccato dalla polizia, con la squadra mobile di Cremona guidata da Sergio Lo Presti, che ha messo insieme le informazioni raccolte a seguito dell’investimento. A partire dal modello dell’auto, un Suv Audi Q5 nero, da una parte del numero di targa che testimoni avevano annotato e da una prima descrizione dell’automobilista.
Il 72enne (in nottata tradotto nel carcere di Canton Mombello con l’accusa di omicidio) si è consegnato ai carabinieri di Brescia in piazza Brusato, accompagnato da due avvocati (Michele Bontempi e Massimo Bonvicini), attorno alle 19. “Sono stato io. In queste ore mi sono sentito braccato, avevo un peso enorme addosso”. Queste le parole che avrebbe detto all’Arma. Imponente la mobilitazione finalizzata alla ricerca del pirata del Suv. Nel corso della giornata sono state effettuate quasi 200 perquisizioni nella zona del Bresciano.
L’avvocato Bontempi ha affermato che il suo assistito si è voluto costituire non appena ha saputo del tragico accaduto, e che ai carabinieri ha fornito una spiegazione tale da escludere la volontà omicida. Ulteriori verifiche per chiarire la dinamica sono in corso ad opera degli investigatori.
I PRECEDENTI AGGIORNAMENTI DI CREMONAOGGI
ORE 20
Si apprendono i primi particolari sull’arresto dell’imprenditore 72enne bresciano che ha travolto e ucciso il 76enne Guido Gremmi ieri pomeriggio in via Capra, dopo una lite per un parcheggio. L’uomo si è costituito a Brescia nel tardo pomeriggio. Si è presentato alla caserma dell’Arma insieme a due avvocati: Michele Bontempi e Massimo Bonvicini. Arrivato dai carabinieri avrebbe subito detto: “Sono stato io” e ora è sotto interrogatorio. L’uomo era fortemente braccato da polizia di Cremona e pattuglie della Stradale. Dal modello dell’auto e da parte del numero di targa, la polizia è riuscita a risalire alla sua identità. Ancora non è chiara l’età esatta dell’uomo.
ORE 19,30
Si è costituito il pirata del Suv. Si tratta di un imprenditore 72enne di Bassano Bresciano. Si è consegnato ai carabineri di Brescia e in serata sarà trasferito a Cremona per essere interrogato. L’uomo dovrà rispondere di omicidio volontario. Ha ucciso, travolgendolo con il suo fuoristrada, il pensionato Guido Gremmi di 76 anni alla fine di una lite su un posto auto per disabili occupato abusivamente dal Suv. La polizia lo ha braccato per 24 ore, istituendo posti di blocco in tutto il Nord. La Procura della Repubblica sta procedendo ufficialmente per omicidio volontario. La vicenda ha avuto una grande eco su tutta la stampa e le televisioni. Anche oggi troupe dei grandi network televisivi erano all’opera in città con collegamenti in diretta da via Capra, il luogo della tragedia. Qui, al secondo stallo per disabili è parcheggiata la punto verde di Guido Gremmi. Sul selciato il sangue rappreso e, appoggiati al muro del palazzo delle suore della Beata Vergine, alcuni mazzi di fiori che mani pietose hanno voluto deporre dove è stato travolto il pensionato. Intanto a pochi metri prosegue la parte finale della Festa del Torrone ed anche all’incrocio tra via Plasio e via Capra arriva la musica e il frastuono. Proprio lì, nel cuore più antico di Cremona, ieri intorno alle 17 e 30 c’è stata la morte assurda di Guido Gremmi, 76 anni, originario di Bobbio (Piacenza), da cinque residente in via Plasio. Ha litigato con il proprietario del Suv che aveva occupato il posto auto per disabili riservato all’auto della sua convivente, Bruna Dondi di 79 anni totalmente invalida. La discussione degenera, urla, forse qualche spintone, pugni sbattuti sul cofano dell’auto di grossa cilindrata. Qualcuno sente la lite e scende in strada. Poi la follia: l’uomo che sale in auto, parte a tutta velocità, investe il pensionato e si dilegua. Gremmi resta a terra, muore all’istante. Arrivano gli operatori del 118, i vigili, la polizia. Raccolgono le testimonianze. La scientifica studia le immagini fissate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza installate in zona. L’autista-omicida viene individuato.
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