Cronaca

I commenti dei cremonesi: “Non azzardatevi a privatizzare l’acqua”

Tanti i commenti dei cittadini, dei lettori, sul caso sollevato dalla proposta per la società mista per la gestione del servizio idrico. Tanti e tutti arrabbiati, come un lettore che avverte: “Ma state scherzando? E il referendum? E la volontà dei cittadini? NON AZZARDATEVI! Spero che la gente di Cremona finalmente SI SVEGLI e impedirà l’accesso all’assemblea!Tutti lì il 22 novembre, CI STANNO RUBANDO I DIRITTI!”.

“Guai ai sindaci che tradiranno i cittadini svendendo il bene comune acqua! – dice invece Diego – Tra l’altro il Piano d’Ambito presentato dall’Ufficio d’Ambito provinciale è illegale: continua ad essere presente nella tariffa dell’acqua la “remunerazione del capitale investito” abrogata col secondo quesito referendario! I risultati dei referendum non sono semplicemente espressione della volontà popolare: sono legge! E la Corte Costituzionale ha evidenziato come il secondo quesito è autoapplicativo (non serve alcuna nuova legge del parlamento che elimini i profitti dall’acqua). Aggiungendo poi la valanga di sì al primo quesito referendario (abrogazione dell’obbligo a privatizzare), è evidente che i cittadini vogliono per il bene comune acqua una gestione realmente pubblica”.

Scrive poi Laura: “Non so se sia più grave l’insulto alla democrazia o la prospettiva di una società che ha rinunciato alla difesa dei Beni Comuni”.

“Bravi! Ennesima dimostrazione che in Italia, invece di ascoltare le persone si preferisce prenderle per i fondelli – dice Rob -. Passi farlo con la televisione, ma col rubinetto no! NOI LA BOLLETTA NON LA PAGHIAMO, LA PAGA SALINI COL SUO STIPENDIO!”.

Angela avverte: “Guardate pero’ che Salini ci aveva informati circa l’inutilita’ del voto referendario! E l’ha fatto prima che ci recassimo alle urne…non ci resta che piangere sul latte versato oppure informarci bene e meglio prima…”.

“La provincia di Cremona – commenta infine Valerio Gamba – sarebbe la prima – dopo il referendum del 13-14 giugno – ad accelerare un processo di privatizzazione in palese contrasto con l’esito del referendum stesso. In parole povere: se ne fregano del nostro voto. Davvero una pessima immagine del nostro territorio. In questi giorni occorrera’ fare pressione su tutti i sindaci della provincia affinche’ respingano la proposta di Salini”.

 

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