Cronaca

Il Comune: “L’assessore regionale Cattaneo ha preso un abbaglio sui passaggi a livello, quel finanziamento non c’è mai stato” Ma in che mani siamo?

Il Pd va all’attacco sulla questione dei finanziamenti “dimenticati” dal Comune di Cremona in Regione per eliminare i passaggi a livello. Il fatto è stato denunciato dall’assessore regionale Cattaneo che ha stimato anche la cifra “non utilizzata” in circa dieci milioni di euro. L’assessore regionale ha fatto le dichiarazioni , alla presenza dell’assessore Rossoni, dei parlamentari e degli amministratori che non hanno contestato sul posto le affermazioni del rappresentante della Lombardia. “Apprendiamo con grande  preoccupazione  delle dichiarazioni dell’assessore regionale Cattaneo secondo cui il Comune di Cremona avrebbe perso, nel corso del 2010, un finanziamento regionale di 10 milioni di euro destinati alla soppressione dei passaggi a livello. – dichiarano Maura Ruggeri, Alessia Manfredini e Caterina Ruggeri, consigliere Pd della Commissione Ambiente- Questo ci stupisce molto poiche’ nessun cenno in proposito era stato fatto dall’assessore Zanibelli nell’ultima commissione ambiente, (di martedì scorso, 8 novembre), richiesta dal Pd, che aveva trattato dello stato dell’arte circa l’eliminazione dei passaggi a livello. Proprio in quella commissione l’assessore Zanibelli riferiva delle difficolta’ di ottenere finanziamenti dalla Regione e da  RFi, tant’è che prospettava la  possibilità di poter realizzare un unico  intervento ed interamente a carico delle casse comunali. Come si conciliano le dichiarazioni dell’assessore regionale Cattaneo con quelle di Zanibelli?  Chiediamo venga fatta immediatamente chiarezza!”

Questa mattina il vicesindaco Carlo Malvezzi, preannunciando una nota, poi giunta in serata, dell’assessore ai Lavori Pubblici Zanibelli, ha parlato di “abbaglio dell’assessore regionale” e di “confusione sulle cifre” fatte dall’assessore regionale ai trasporti (tra l’altro dello stesso partito, il Pdl). Ed ecco la nota dell’assessore Francesco Zanibelli con la quale, sulla falsariga delle indicazioni del vicesindaco, parla di incomprensioni.  Certo che un assessore regionale attacchi un’amministrazione comunale dello stesso colore politico, sbagliando cifre e finanziamenti sembra davvero grossa facendo sorgere grossi interrogativi sulla competenza di chi ci governa. Ecco le dichiarazioni di Zanibelli. “Con Cattaneo ci siamo accordati per un incontro in settimana finalizzato all’individuazione di un percorso che ci consenta di comprendere come realizzare tali opere. Peraltro, come si può comprendere dalla nota inviata, non è ravvisabile nessuna mancanza del Comune di Cremona che ha sempre lavorato al tema dell’eliminazione dei PP.LL. con determinazione e spirito propositivo, anche individuando modalità progettuali all’avanguardia. – L’incomprensione nasce dal fatto che il Governo nazionale sta probabilmente recuperando finanze dalle Regioni attraverso atti che non ci sono stati comunicati e dei quali nulla sappiamo. Ciò non di meno la realizzazione dei sottopassi cittadini resta una priorità della nostra Amministrazione. Non replico ad Alloni e Pizzetti che vorrei impegnassero il loro tempo per la nostra città anzichè prodursi in disarticolati attacchi politici. Avranno modo di farlo nella prossima campagna elettorale, per ora si limitino a lavorare per i cremonesi.”

Ed ecco, nella nota inviata da Zanibelli, come si è sviluppata la vicenda dell’eliminazione dei passaggi a livello.

La soppressione dei passaggi a livello viene prevista già nel corso degli anni 2003/04 iall’interno di uno specifico Protocollo d’intesa e relativo Accordo attuativo, sottoscritto da : Regione Lombardia, Autocamionale Cisa Spa, Provincie di Cremona e Mantova, Rfi e Comune di Mantova.

Nell’ambito di tali atti, sottoscritti in previsione della realizzazione di due importanti infrastrutture autostradali, ovvero la Tibre e l’Autostrada Cremona-Mantova, la soppressione dei pp.ll. (inizialmente 3 pubblici presso San Savino, San Felice, via Persico e 3 privati) viene prevista quale impegno seppure posticipato rispetto ad altre priorità sulla tratta Drizzona-Marcaria.

Nel Febbraio 2009 il Comune di Cremona trasmette alla Regione Lombardia i progetti preliminari del sottopasso di via Persico e del sovrappasso di San Felice.

Nell’aprile 2010 la Regione riattiva gli incontri tecnici che confluiscono in un verbale nel quale si prende atto dei progetti trasmessi e contestualmente l’analisi della viabilità porta a considerare l’eventuale mantenimento anche ciclopedonale di un collegamento sulla via Brescia, ipotizzato inizialmente con sovrappasso di collegamento.

Si apre pertanto un confronto di approfondimento tecnico per integrare la progettazione con nuove proposte inerenti alla via Brescia.

In tale sede Rfi conferma la disponibilità di 3 mln di euro da investire sui pp.ll. di Cremona.

Tali intenzioni vengono palesate da Regione Lombardia in bozze di Protocollo e di un nuovo Accordo attuativo  che vede per la prima volta il coinvolgimento del Comune di Cremona.

In tali documenti, trasmessi dalla Regione al Comune e agli altri enti coinvolti, la voce relativa agli importi di cofinanziamento Regionale non è ancora definita né si stabiliscono relative tempistiche di realizzazione degli interventi.

Tali atti non vengono perfezionati perché la Regione Lombardia non ha più riattivato il tavolo di confronto.

Pertanto nel Marzo 2011 il vicesindaco Malvezzi, l’Assessore Provinciale Leoni e l’assessore Zanibelli, previa nostra urgente richiesta di convocazione, incontrano presso Milano l’assessore Regionale Cattaneo al fine di sollecitare la definizione degli impegni finanziari di Regione Lombardia relativamente alcune grandi opere Comunali, la principale delle quali è la soppressione dei PP.LL.; all’incontro interviene anche l’assessore Rossoni.

Prosegue sino ad alcune settimane orsono, attraverso carteggi e contatti documentabili, la collaborazione e la trasmissione di atti relativi in particolare alle soluzione tecniche relative ai sottopassi cittadini tra Comune di Cremona, Autostrade Centro Padane, RFI (sedi di Roma e Milano) e Regione Lombardia.

Al protocollo non vi è la ricezione di documenti Regionali che ravvisino la perdita di possibili finanziamenti o di altri rischi relativi alla riduzione dei PP.LL.



 

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