Cronaca

Mezzo metro sopra lo zero alle 18 Il Po cresce di 8 centimetri l’ora

L'andamento del livello del Po a Cremona

Alle 18 il livello del Po misurato al ponte in ferro che unisce la sponda lombarda con quella piacentina è di mezzo metro sopra lo zero idrometrico (0,48 per la precisione). Cresce il Po dunque, senza sosta, sia pure con un ritmo più lento rispetto alla mattinata. Forse per un calo dell’intensità della pioggia in Piemonte. La crescita ora è di otto centimetri l’ora mentre era costante a dieci centimetri l’ora fino a mezzogiorno. La piena è prevista per martedì ma la protezione civile e i residenti delle aree golenali sono già al lavoro per scongiurarla. Il livello del Grande Fiume a Isola Pescaroli è di 12 metri: il livello di guardia è 14, il massimo di piena 17. Dunque la situazione è seria ma ancora sotto controllo. A Piacenza, Cremona, Parma e in Piemonte sono costanti e continue le attività di monitoraggio. E proprio a Piacenza il Po ha superato il primo livello di riferimento (5 metri) in anticipo rispetto alle previsioni (è  a 5,40 alle 18), per effetto di un ulteriore innalzamento di 4,2 metri nelle ultime ventiquattro ore.  E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti alle ore 11 a Piacenza, con l’allerta per l’allagamento delle aree golenali non difese da argini e danni alle attività agricole. “Lo stato del principale fiume italiano è significativo – sottolinea Coldiretti – delle difficoltà negli altri corsi d’acqua che hanno portato a diffusi allagamenti delle campagne. In particolare, per l’esondazione del Bormida sono già numerosi i campi allagati e le aziende agricole in provincia di Alessandria dove la Coldiretti ha avviato sin dalle prime ore dell’emergenza un’azione di monitoraggio e sono stati definiti “piani di evacuazione” anche per i capi di bestiame allevati nelle stalle a ridosso delle aree golenali”.

Per archiviare l’ondata di maltempo che da tre giorni lo sta funestando, il nord Italia dovrà aspettare ancora qualche giorno. Secondo le previsioni meteo dell’Aeronautica militare, infatti, soltanto da giovedì sono previste schiarite sulle regioni settentrionali e tirreniche. Qualche giorno in più per tirare il fiato dovrà aspettare invece il meridione dove la perturbazione è arrivata più tardi

 

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