Cronaca

Rapina e inseguimento in auto: due uomini arrestati dalla polizia

(nella foto la conferenza stampa con il commissario capo Lelario e il questore Bufano)

La banca rapinata in via Dante

La chiamata di una dipendente della Monte dei Paschi di Siena arriva in sala operativa alle 13,15. L’allarme proviene dalla filiale di Sospiro: la donna racconta alla polizia di aver udito voci concitate in sottofondo durante una telefonata di lavoro ai colleghi della filiale di Cremona in via Dante 190 (la vecchia Banca Agricola Mantovana). Voci che portano a pensare a una rapina in corso. Immediata la risposta delle forze dell’ordine: prima ancora di verificare la segnalazione la sala operativa invia le pattuglie. Due minuti dopo, la chiamata dall’istituto di via Dante: si riferisce della rapina appena consumata e di due uomini in fuga. La mobilitazione permette di arrestare, in breve tempo, i malviventi. Alle 14,15, tutto finito. Manette ai polsi di due italiani e bottino recuperato. «Intelligenza» e «tempestività», sono alcune delle parole utilizzate dal questore Antonio Bufano (in una conferenza stampa organizzata nel tardo pomeriggio) per descrivere l’operato dei poliziotti di quartiere e degli uomini della squadra volante, guidati dal commissario capo Nicola Lelario. In un’ora, dalle 13,15 alle 14,15, attività a buon fine: senza conseguenze fisiche per le persone.

MALVIVENTI IN BANCA CON TAGLIERINO E PARRUCCA

Il denaro recuperato e il materiale utilizzato dai rapinatori

Prima uno, poi l’altro: in due, come accennato, fanno irruzione nella filiale di via Dante. Utilizzano, oltre a un taglierino, parrucca, cappello e occhiali finti per cercare di coprire i lineamenti del volto. Minacciano chi in quel momento si trova all’interno, a ridosso dell’orario di chiusura, puntano le casse e lasciano la banca solo dopo aver asportato il denaro contenuto. Tra i primi a muoversi in via Dante una pattuglia dei poliziotti di quartiere: notano in una strada limitrofa una Opel Astra station wagon (risultata rubata a Verolanuova qualche giorno fa) con a bordo due uomini. Alla vista del personale in divisa una rapida retromarcia e poi la fuga a gran velocità (sfiorando i poliziotti). L’intuizione è giusta: sono i rapinatori. Scatta l’inseguimento tra lampeggianti e sirene. Alla caccia dei malviventi arrivano anche gli uomini delle Volanti.

LA CACCIA AI RAPINATORI

Il gioco di squadra della polizia è fondamentale per l’arresto: occhi puntati sul veicolo che sta scappando, attenzione alle manovre al fine di preservare la sicurezza dei cittadini e scambio di informazioni sulla direzione della Opel. I rapinatori sono pronti a tutto. Sfrecciano per la città: via Mosconi, il piazzale dei bus pieno di studenti, via Dante, via Palestro, piazza Risorgimento. Infine, via Bergamo. Il procedere della station wagon è pericoloso: chi è alla guida prova a coinvolgere le auto provenienti dalla direzione opposta, cercando di causare un incidente nel tentativo di rallentare i poliziotti che tallonano la macchina. E c’è anche una collisione tra la prima pattuglia inseguitrice e il mezzo dei rapinatori. A Castelverde i due rallentano per cercare di scappare a piedi. La prima volante sbarra la strada all’auto rubata: pistole puntate, malviventi bloccati e manette ai polsi.

BOTTINO DA 27MILA EURO RECUPERATO

Nella Opel ritrovata una borsa in tela piena di banconote: 27.475 euro. E’ il bottino. Rinvenute anche diverse fascette: i rapinatori, come spiegato in conferenza stampa da Lelario, avevano probabilmente pensato alla possibilità di legare le persone presenti in banca al momento dell’irruzione. Recuperato successivamente, in via della Vecchia Dogana, a Cremona, il taglierino usato per minacciare i dipendenti della filiale di via Dante. Attività non facile quella della polizia, portata a termine tra adrenalina e soddisfazione finale. Attivata anche la squadra mobile per verificare le generalità fornite dai due arrestati (finiti nel carcere di Cà del Ferro): F.M., bresciano 33enne residente a Flero (con precedenti per droga e guida senza patente) e L.J., bresciano 32enne residente a Castenedolo (incensurato).

IL QUESTORE IN CONFERENZA STAMPA: “SIAMO STATI PRONTI ALL’INTERVENTO”

Lelario e Bufano in conferenza stampa

Il primo a prendere la parola nel corso della conferenza stampa organizzata in questura poco oltre le 17,30 è stato Bufano. Ha sottolineato il coraggio e la professionalità degli uomini alle sue spalle, impegnati contro la rapina. Dall’«intelligenza» dell’operatore radio alla «tempestività» e all’«abilità» del personale delle volanti e dei poliziotti di quartiere: sono le prime parole spese dal questore sull’azione conclusa, con due arresti, «nel giro di un’ora». La città si è accorta solo «di qualche sirena – è andato avanti Bufano nel sue breve intervento, prima di cedere la parola a Lelario che ha delineato l’attività – i rapinatori ci hanno trovati pronti e con la massima attenzione». «Abilità degli operatori» nell’immediata mobilitazione e nelle fasi dell’inseguimento evidenziata anche da Lelario.

LE PRIME INFORMAZIONI PUBBLICATE DA CREMONAOGGI NEL POMERIGGIO

Rapina in banca, con successivo inseguimento, nel primo pomeriggio di oggi. Stando alle prime informazioni raccolte due uomini armati di taglierino, sembra trattarsi di due bresciani (uno dei quali con precedenti), hanno fatto irruzione attorno alle 13 alla Monte dei Paschi di Siena di via Dante, riuscendo a portare via un bottino di 27mila euro. Tra i primi ad avvistare i rapinatori un poliziotto di quartiere, che ha notato un’auto (pare un veicolo rubato) allontanarsi a gran velocità dalla banca. Mobilitate alcune pattuglie, che si sono lanciate all’inseguimento del mezzo, bloccato all’altezza di Castelverde. Denaro recuperato e arresto per i due malviventi.

Michele Ferro


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