Cronaca

Gruppo Marcegaglia, premio ai dipendenti che non si ammalano

Un ‘premio’ per gli ‘stakanovisti’ del lavoro. La proposta per un riconoscimento in busta paga, una sorta di premio di produzione a chi non si ammala, è arrivata dal Gruppo Marcegaglia di Casalmaggiore. Nel dettaglio, si parla di un meccanismo meritocratico da inserire nel contratto aziendale per i 500 dipendenti dell’acciaieria. Qui i vertici dell’azienda hanno pensato ad un riconoscimento da calcolare in base alle effettive presenze in fabbrica, così che chi resta a casa a causa di malattia o infortunio, si vedrà decurtare il bonus. Come è stato sottolineato anche dalle testate nazionali che hanno ripreso la notizia, “si tratta di un criterio nuovo nel panorama delle trattative aziendali e la sua importanza è sottolineata dal fatto che parte dal gruppo che esprime la presidente di Confindustria (così il Corriere della Sera)”.

“Fino ad oggi i premi di produzione venivano distribuiti a pioggia e in base a criteri che quasi sempre venivano raggiunti – questo il commento al Corriere del direttore dell’impianto casalasco, di Roberto Ferrari -. La nostra proposta è più articolata. Innanzitutto viene fissato un traguardo produttivo che la fabbrica nel suo complesso deve raggiungere e per il quale Marcegaglia mette sul piatto una certa cifra. La domanda è: come dividerla? Noi pensiamo che deve essere avvantaggiato chi ha effettivamente contribuito a raggiungere l’obiettivo, perciò la nostra proposta prevede un premio più basso a chi è rimasto assente per malattia o infortunio, in maniera graduale. Questo è il criterio, sul come e sul quanto siamo pronti a discutere”.

Di tutt’altro aviso la Fiom Cgil, intervenuta attraverso il rappresentante cremonese Giuseppe Foroni. “Non possiamo accettare che gli infortuni diventino un criterio di valutazione del salario – ha osservato il sindacalista – specie in un periodo in cui la sicurezza sul posto di lavoro è un tema centrale. Diciamo no anche perché la piattaforma di Marcegaglia chiede anche altre cose, ad esempio che il lavoratore segua corsi di formazione durante il periodo di convalescenza”.
Disponibile al confronto, invece, la Cisl: “Un premio di risultato legato alla presenza in fabbrica? Non ci scandalizziamo – ha dichiarato il segretario della Fim, Omar Cattaneo – e siamo pronti a discuterne a patto che non vengano toccati diritti acquisiti dei lavoratori”.

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...