Centro arredamenti, chiesti rinvii a giudizio per truffa e bancarotta
Truffa aggravata e bancarotta fraudolenta. Sono le accuse per Luigi Roversi, la compagna e l’ex moglie Gabriella Tiboni, oltre che per il figlio. Al centro della vicenda la Centro arredamenti, società con sede a Cremona e negozio a Castelvetro. Luigi Roversi era promotore della realtà societaria fallita nel 2006 (già amministratrice la Tiboni). Per lui e per gli altri accusati la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. Lo scenario dell’indagine parla di rate consegnate alla Centro arredamenti dalla clientela (una trentina le persone che sarebbero state truffate); rate, per l’acquisto di mobili, che secondo gli accordi sarebbero dovute finire a una finanziaria in virtù di un contratto con i compratori. Ai compratori, invece, il successivo arrivo delle richieste di pagamento dalla finanziaria: questa l’origine di una serie di denunce. Inoltre alcuni compratori che avrebbero definito acquisti alla fine del 2005 si sono però ben presto trovati di fronte alla chiusura dell’attività e al fallimento a inizio 2006. Rinviata, oggi, la prima udienza dal gup Guido Salvini per via di vizi di notifiche.
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