Per minori in comunità o in affido cure o terapie dentistiche gratuite grazie all’iniziativa della S.I.D.O.
Nella Sala Azzurra di Palazzo comunale è stato siglato il protocollo d’intesa per l’erogazione di prestazioni gratuite di cure o di terapie ortodontiche a favore dei minori in carico al Comune di Cremona ospiti di strutture residenziali o in affido familiare. Ad apporre la firma sul l’assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore, delegato dal sindaco il sindaco Oreste Perri, e il presidente della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO) Claudio Cimenti. Erano inoltre presenti Eugenia Grossi, responsabile dei Servizi Sociali Territoriali, nonché i soci SIDO Giuseppina Borrini e Luciana Razzini.
La Società Italiana di Ortodonzia ha avviato dal 2006 un progetto di solidarietà professionale rivolto a minori in carico ai comuni che siano ospiti di strutture residenziali o in affido familiare per l’erogazione gratuita di cure ortodontiche. Il progetto prevede di associare a ciascun professionista socio SIDO un bambino con patologie odontoiatriche che offre gratuitamente le prestazioni odontoiatriche e ortodontiche dall’infanzia fino all’adolescenza. L’obiettivo di SIDO è di garantire al minore il diritto di cura in questo ambito specialistico in un periodo, quale quello dell’adolescenza, che può avere ripercussioni nello sviluppo e nell’età adulta. SIDO segnalerà i nominativi dei medici del nostro territorio che hanno aderito all’iniziativa e il Settore Politiche Sociali comunicherà il nominativo del minore bisognoso di cure ortodontiche a cui il medico presterà gratuitamente le cure che si renderanno necessarie.
Il Settore Politiche Sociali nell’ottica di offrire ai minori migliori condizioni di cura e assistenza finalizzate ad un armonico sviluppo psicofisico ha accolto positivamente la proposta di SIDO. Questa iniziativa si colloca nel quadro normativo che prevede in ambito sociosanitario la collaborazione e l’integrazione di attività tra il pubblico e il privato sociale. Il Progetto nazionale di Solidarietà realizzato dalla S.I.D.O., Società italiana di Ortodonzia, consiste nell’adozione clinica di bambini tra i 9 e i 12 anni che si trovano in affido etero-familiare o presso le Case Famiglia dislocate su tutto il territorio nazionale. Il Progetto di Solidarietà associa a ciascun professionista, socio S.I.D.O., un bambino con patologie odontoiatriche al fine di offrire gratuitamente prestazioni odontoiatriche e ortodontiche in una sorta di “adozione clinica del sorriso”. L’obiettivo è quello di creare una fitta rete di medici disposti ad “adottare clinicamente” un bambino in affido nel proprio comune di residenza.
L’iniziativa è stata realizzata della S.I.D.O, in accordo con le Istituzioni che tutelano i minori, attraverso la firma di un protocollo d’intesa il quale stabilisce le reciproche competenze nel rispetto della privacy e dei dati sensibili. La S.I.D.O. si è avvalsa dell’aiuto di figure professionali competenti in merito: assessori alle Politiche Sociali, assistenti sociali e responsabili dell’Ufficio Minori i quali dialogano con i responsabili delle strutture che ospitano i minori.
Fino ad oggi l’iniziativa ha raggiunto importanti risultati: partito nel 2006, il Progetto attualmente vede in tutta Italia la partecipazione di 1000 medici-odontoiatri, dei circa 3500 soci S.I.D.O, 320 bambini hanno ricevuto le cure odontoiatriche e il trattamento ortodontico. I comuni che hanno dato la loro adesione attraversano la penisola dalla provincia di Trento a Catania. I protocolli d’intesa firmati sono venti: Roma II, Napoli, Catania, Bologna II, Trento, Genova,Parma, Milano, Caserta, Monza II, Endine-Gorle (BG), Tivoli Terni, Perugia, Torino, Firenze, Arezzo e ora Venezia.
Nonostante il successo fin qui ottenuto, resta imprescindibile – afferma il Presidente SIDO, Claudio Chimenti – l’esigenza di informare il più possibile sul Progetto Solidarietà S.I.D.O. non solo i soci e i medici, che potranno così fornire il loro essenziale e prezioso lavoro, ma soprattutto i responsabili dei minori in affido che potranno in tal modo segnalare nuovi casi e far presenti le necessità più urgenti dei minori. Far conoscere il progetto nei vari ambiti Istituzionali e presso i media è importantissimo affinché i bambini possano concretamente usufruire dell’aiuto degli specialisti ed esercitare così il diritto di curare la propria salute e la propria immagine in un periodo, quello dell’adolescenza, che inciderà profondamente sul futuro dei loro sorrisi.