Ai redattori del foglio fantasy “In Comune” proponiamo una copertina più realistica per il prossimo numero
Il nuovo numero di ottobre del giornale “In Comune” è appena uscito in edicola. La distribuzione è gratuita, non lo è invece la produzione che è a carico del Comune di Cremona, e quindi di noi cittadini, e agevolata dal contributo degli inserzionisti pubblicitari.
Premettiamo che anche negli anni passati le amministrazioni che hanno preceduto quella attuale, presieduta dal Sindaco Perri, hanno sempre utilizzato tale mensile per promuovere le “belle cose” fatte dalle varie giunte. Gli ultimi numeri di “In Comune” hanno, però, in comune, una progressiva deriva autoreferenziale, al limite tra l’autoironico e la propagandistica di periodo bellico.
Nell’ultimo numero la fanzine della giunta Perri ha al suo interno un’ampia carrellata di ciò che di buono hanno fatto gli assessori durante questi ultimi mesi, con tanto di primi piani e mezzibusti patinati, forse evidenziando gli equilibri di potere all’interno della stessa giunta (si va dalla singola facciata dedicata all’operato dell’assessore Irene Nicoletta De Bona, alle sei occupate dai progetti dell’assessorato di Jane Alquati).
Leggendo “In Comune” sembra di vivere in un mondo di fiaba, al riparo da inquinamento da polveri sottili, cementificazione selvaggia del territorio, dismissione di ambulatori ospedalieri, grottesche farse matrimoniali, chiusure di sale cinematografiche e mancanza di ascolto dei cittadini da parte dell’Amministrazione.
Ma a volte le fiabe vengono sostituite con la realtà, oppure abilmente amalgamate ad essa e la stesse pagine del mensile del Comune di Cremona ne sono la riprova: in copertina una bella foto di C.so Vittorio Emanuele, inaugurato con la nuova pavimentazione con il solo passaggio di biciclette e pedoni, all’interno le parole del Sindaco Perri rispetto ai lavori di riqualificazione dei nuovi corsi definite come opere “pensate per durare e con spirito di responsabilità verso il futuro” e che “contribuiranno anche a costruire un’immagine di città storica che ben si attaglia alla vocazione culturale che si è virtuosamente scelto di restituire a Cremona”.
In realtà la fotografia, scattata i giorni appresso l’inaugurazione, non mostra l’intera fila di auto parcheggiate ed il traffico veicolare che coprono quasi interamente la nuova pavimentazione, per inciso l’attuale giunta quasi due anni or sono aveva deciso di aprire, in via provvisoria (!?), un’ampia zona del centro storico al traffico motorizzato.
All’interno della rivista non ci sono nemmeno le foto di C.so Matteotti, riaperto anch’esso con nuova pavimentazione ma reso a senso unico al traffico delle biciclette, pur di dare spazio ad una manciata di parcheggi auto, con tanto di drappello di vigili pronti a bloccare e sanzionare i ciclisti dissenzienti e fare come nulla fosse con le auto in divieto.
Ai redattori del foglio fantasy “In Comune” proponiamo una copertina più realistica per il prossimo numero.
Luci Cremona