Cronaca

Piante e animali perduti: migliaia di visitatori a Guastalla

(foto Fausto Franzosi)

Un successo. Ampiamente annunciato. Perché la gente ha bisogno di ritrovare le proprie radici in cose e fatti concreti. Come, appunto, l’incontro con “Piante e animali perduti” kermesse che da 15 anni richiama  a Guastalla, sul confine che separa l’Emilia dalla Lombardia –  in questa antica terra deiGonzaga cara anche agli artisti cremonesi (qui hanno lavorato i fratelli  Campi, sia nella Reggia che nel  Duomo consacrato da San Carlo Borromeo nel 1575; ma anche  il Piccifuoco e Gian Antonio Morandi) – migliaia di visitatori in due giorni. Significativa la presenza di Cremona: nella centralissima Piazza del Duomo c’è il tavolo dell’Istituto Agrario di via Palestro, nelle vie adiacenti gli stad gastronomici, in porto la motonave Stradivari (oggi e domani pranzo a bordo).

Il debutto è stato significativo con un sabato da primato: vie e piazze gremite di espositori (molti dal Veneto e dalle confinanti province lombarde di Mantova e Cremona; davanti al Palazzo Municipale espone la Puglia col comune gemellato di Giovinazzo); panifici e stand di salumi e formaggi (quasi) presi d’assalto grazie alla qualità dei prodotti ed ai prezzi promozionali; distese di piante e fiori di ogni genere ,pure 213 varietà di rose rifiorenti create dai migliori ibridatori europei (Austin, Harkness, Poulsen, Kordes, Lens). Parecchie le curiosità su questo versante come il superpeperoncino (pepatissimo)  ed il “Poncirus Trifoliata”, l’unico agrume resistente al gelo (anche ai meno venti); un arancio bello in tutte le stagioni che sa crescere anche in mezz’ombra e sa adattarsi anche alla siepe impenetrabile (esposto in corso Garibaldi).

Tra le manifestazioni collaterali va segnalata la sfilata dei tabarri, il raduno dei produttori di zucche giganti, il noleggio galline (per trenta giorni), il laboratorio degli scialli veneziani  ricamati a mano dalla Sartoria dei Dogi di Mirano, la mostra dei mezzi agricoli d’epoca e dei ricambi, il primo concorso canoro per asino romagnolo (si cronometra la durata del raglio) e la “Sanremo dei galli” (gara canora all’alba di domenica).

Anche l’arte di strada ha il proprio spazio nelle vie che circondano la Reggia; in vetrina persino una zampogna ghironda, pive e cornamuse, anche liuti arabi. Questa mattina (via Cavour, ore 12) c’è stato il primo raduno nazionale di tutti coloro che hanno nomi e cognomi di fiori e animali. Ben 11 i punti di ristoro.  Nel porto turistico è ormeggiata la motonave “Stradivari” (previsto il pranzo a bordo). E per chi vuole lasciare l’auto lontano dagli spazi della kermesse ci sono navette per il centro. La kermesse calerà il sipario al tramonto. Si profila una giornata da record di visitatori.

(e.p.)

(articolo aggiornato alle ore 11.00 di domenica 25 settembre 2011)

 

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